Mi hanno insegnato, sin da piccolo, che la carestia si deve pensare a combatterla con i granai pieni. Oggi è di estrema attualità il tema “siccità”.
Regioni come il Piemonte, la Lombardia, il Veneto ecc. stanno provando sulla loro pelle cosa può significare il razionamento dell’acqua, il non poterne disporre ne per uso idropotabile ne tantomeno per uso irriguo.
Nella nostra Isola e nel nostro Ambito, tutto ciò, è conosciuta e triste consuetudine. In molti si sono abituati e rassegnati e molti altri ci “mangiano”.
Dal livello attuale degli invasi, pare che l’estate del 2022 non dovrebbe essere rovente e priva di risorsa idrica come il 2021 o altri anni antecedenti.
Ciò non toglie che è adesso che la nostra ATI, dovrebbe gettare le basi per progettare e programmare come “risparmiare” quella che abbiamo e progettare di acquisirne altra. Non ci può far stare tranquilli il fatto che tra ….n … anni avremo ridotto le perdite nelle condotte di paesi e città, perché se ciò dovessimo decidere avremmo tutto il tempo per morire di sete.
Oggi reiteriamo la proposta di approfondire con il ramo tecnico di Ati e la Presidenza della stessa, i contenuti della nota, spedita a novembre 2021, che il Comune di Licata ha inviato ai vertici di Ati/Aica con un ventaglio di proposte miranti a dotare il nostro Ambito di un maggior quantitativo di risorsa idrica, di dotazione propria di Aica , per spendere meno e per possederne di più. Di ragionare come dare una maggiore sostenibilità ambientale alla gestione del Servizio, di inquinare di meno, di avere un quantitativo di energia autoprodotta dai processi depurativi a disposizione anche per spendere di meno sulla bolletta energetica, oltre che inquinare di meno. Se Ati non fa questo ora , allora quando chiediamo che Ati si occupi anche di queste proposte e non aspettare solo il finanziamento di progetti, siano essi contenuti nel PNRR che da altri finanziamenti pubblici.
Il clima è già cambiato, la siccità adesso “morde” anche il nord , mentre noi abbiamo già e da parecchio diffusi fenomeni di desertificazione, oltre alla siccità e l’incapacità di invasare le poche piogge che la natura ci offre. Serve una forte presa di coscienza e rispondere con atti concreti alle responsabilità che gravano sulle nostre spalle. Ai cittadini serve l’acqua ma anche fatti concreti che ridiano loro la fiducia perduta nelle Istituzioni.
Licata, li 26 Giugno 2022