Questa volta i consiglieri di opposizione scelgono l’astensione e consentono alla “maggioranza” di approvare due atti deliberativi importanti per il proseguo dell’attività finanziario-amministrativa del Comune di Favara, ovvero il Piano economico finanziario del Servizio della raccolta dei rifiuti per gli anni 2022/25 e le tariffe della TARI, la tassa sui rifiuti, per l’anno 2022.
Il PEF nella precedente seduta di Consiglio comunale era stato sonoramente bocciato dall’aula, nella riproposta dell’amministrazione comunale praticamente non è cambiato niente, quella che è cambiata invece è la posizione degli stessi consiglieri di opposizione che invece di ribocciarlo hanno preferito astenersi e così il punto è passato con soli 3 SI, quelli dei consiglieri fedeli al sindaco Palumbo, Cucchiara Bellavia e Airò Farulla, 20 astenuti e 1 assente.
Stessa situazione per la Determinazione delle tariffe TARI anno 2022, qui sono stati 17 astenuti, 3 Si e 4 assenti.
La seduta positiva del Consiglio comunale è proseguita con l’approvazione del Conto Consuntivo del anno 2019 che presenta un disequilibrio di €.-6.411.129,40, che, come comunicato dal dirigente del servizio Gerlando Alba, deve essere ripianato in 15 anni a partire dal 2021. Sono stati 20 i Si e 4 assenti.
Soddisfazione è stata espressa dal sindaco Antonio Palumbo a commento del risultato della votazione delle tre importanti delibere: “Bella pagina di collaborazione che ci consente di predisporre i bilanci successivi, bel clima che spero continui per il futuro”.
Approvato anche il punto relativo al finanziamento dell’AICA, 850mila euro destinati dalla Regione alla fase di start up della società consortile deliberato dalla Giunta Palumbo “N.° 36 del 04/05/2022 avente come oggetto ” Art. 2 L. R. 03.08.2021 N.° 22. Azioni per il passaggio della gestione del Servizio Idrico Integrato nell’Ambito Territoriale di Agrigento; presa d’atto di D. A. n.° 267/2021 ed Approvazione Piano di Estinzione Erogazione Straordinaria”. 16 Si 2 No 2 ast 4 assenti.
“Adesso il compito di Aica, e quindi di tutti noi, è far si che l’idea di una gestione idrica pubblica possa davvero rappresentare quello che i cittadini chiedevano: più diritti, più equità, meno interferenze della politica”, ha commentato il sindaco Palumbo.
Dopo una breve sospensione richiesta dei lavori, al rientro in aula la seduta è caduta per mancanza di numero legale, numero che è mancato anche nel successivo appello, chiamato dopo un’ora, con il consiglio comunale che tornerà a riunirsi oggi alle 19:30