Sono venuti a Favara dall’America appositamente per ritrovare le proprie radici, per vedere i luoghi da dove i propri familiari sono partiti e magari incontrare qualche parente.
E così l’altro giorno madre e figlio si sono presentati al Comando della Polizia municipale di Favara per chiedere informazioni. Con loro un indizio il certificato di nascita della loro antenata 1899 che nei primi del novecento era partita per l’America in cerca di fortuna. Una prima ricerca nell’archivio della Polizia Municipale, quindi all’anagrafe centrale dove cerca e ricerca si sono trovate le vecchie cartelle proprio della fine dell’ 800 dove veniva trascritta l’anagrafe della popolazione.
Si sono confrontati dei dati, gli unici che si avevano, oltre il nome e cognome, Antonia Pirrera classe 1899 e della figlia Giuseppa Seminerio, del 20 maggio 1920. Da qui l’incrocio dei nomi, del matrimonio nel 1919 di nonna Antonia, il certificato di nascita della figlia Giuseppa. Si trova anche la modifica sulla scheda anagrafica con l’annotazione della partenza per l’America nel 1936. Le radici dei due emozionatissimi favaresi-americani sono state trovate.
Terza generazione di migranti, nati in. America ma con l’amore per la propria terra natia che non è mai tramontato. Da allora, oltre 85 affi fa, non c’era stato alcun contatto, ma sono venuti a Favara, nella terra dei loro nonni e bisnonni a cercare le origini.
Ad aiutarli in tutto l’ispettore della P.M. Linda Biondo, che, autorizzata dal comandate Gaetano Raia, li ha accompagnati per gli uffici comunali nella ricerca. Ad incrementare la ricerca anche un certificato di battesimo della mamma, avvenuto nella Chiesa del Rosario. La visita nella bellissima chiesa in stile barocco siciliano è stata d’obbligo, come lo stupore dei due americani nel vedere la bellezza di questo splendido monumento di Favara.
Bisognava trovare anche la vecchia abitazione, che dalla scheda anagrafica risultava in Cortile Bentivegna, i famosi Sette Cortili di Farm Cultural Park. Ma quale era la casa tra quelle, non essendoci nella scheda anagrafica il numero di porta?. Entra in aiuto “zia Maria” la più anziana abitante dei Sette cortili. Facendo mente locale e uno sforzo di memoria, ricordando i vecchi vicini di casa, è riuscita a risalire alla casa esatta dove la famiglia Pirrera-Seminerio abitava, prima di partire per l’America. Si bussa alla porta: “caramba che sorpresa” apre una signora che abita li ed anche lei si chiama Seminario, è una cugina.
Superfluo dire che le lacrime si sono versate a fiumi, unitamente a tanta felicità per poter abbracciare una parente. Riipartendo per l’America hanno portato con loro la felicità di avere trovato le proprie origini, con la promessa di ritornare per conoscere meglio la terra delle origini della loro famiglia.