Gaetano Scorsone
Nella terza giornata della novena di San Giuseppe, è stata la volta del C.A.M.E. dei Templi di Favara a schierarsi in segno di devozione e di impegno civico per il festeggiato Patriarca e per la città.
Nonostante una certa dispersione dovuta alla fruizione delle ferie estive, già a partire dalle ore 18:00, in Piazza Cavour hanno cominciato ad affluire fiammanti modelli di auto e di moto che sono riuscite ad attirare l’attenzione dei presenti con i loro coinvolgenti rombi di un glorioso passato motoristico.
Fra le realtà associative di Favara il C.A.M.E. dei Templi, infatti, è senz’altro una delle più conosciute ed amate non foss’altro che per la capacità di far rivivere ricordi di felici momenti vacanzieri, di scampagnate fuori porta e/o di viaggi che accorciavano le distanze da luoghi, affetti e sedi lavorative, nel passato fortemente condizionanti una quotidianità assai più statica e poco incline agli spostamenti.
Ciascuno di noi, nel proprio vissuto, ha sicuramente un modello di auto o di moto che ha accompagnato eventi particolarmente importanti della nostra crescita individuale, familiare e /o lavorativa, soprattutto se legato ad un momento storico di piena crescita economica e di conquiste sociali che lasciava intravedere il progresso di una entusiasmante modernità.
Se poi, a ciò, si unisce una certa passione meccanico-motoristica, un naturale trasporto per le relazioni interpersonali, un vivo senso di appartenenza comunitaria e un condiviso spirito di servizio che antepone l’interesse comune a quello individuale ecco che il cerchio virtuosamente si chiude con la nascita, quasi spontanea, di lodevoli realtà associative come il C.A.M.E. dei Templi.
Al di là dei numerosi suoi raduni organizzati a livello locale, provinciale e regionale che mobilitano anche in chiave turistica e culturale i numerosi soci, fra le attività particolarmente meritevoli di attenzione spiccano quelle a sfondo sociale, educativo e religioso. Basti citare l’apporto del C.A.M.E. dei Templi all’annuale Festa della Legalità di Favara, il patrocinato Trofeo “Gaetano Tuzzolino – Gaetano Parello” per la promozione dell’Educazione Stradale presso i giovani in età scolare, il puntuale sostegno per mantenere viva la memoria degli Eroi della Legalità, la generosa disponibilità per offrire momenti di sana evasione a persone con disabilità, i sinergici gemellaggi con le più diverse realtà di altra estrazione associativa per sensibilizzare le coscienze a tematiche di estrema delicatezza.
Questo e tanto altro ancora è il C.A.M.E. dei Templi così come orgogliosamente sottolineato da Noel Patti che riveste la carica di Presidente e come specificato dal Dott. Giovanni Crapanzano nel corso della messa di ieri sera. Di primo acchito ai più, a coloro che si fermano solo alla superficialità delle cose e/o che hanno preso l’abitudine di formulare giudizi o che rimangono ad osservare l’operato degli altri astenendosi da qualsiasi tipo intervento perché, per loro, giudicare e più “comodo” che operare, sembrerebbe fuori luogo la presenza del C.A.M.E. dei Templi di Favara a sostegno della figura di San Giuseppe. A fugare ogni dubbio ci ha pensato don Giuseppe D’Oriente, ieri sera, nel corso della sua sempre attenta ed efficace omelia: “Gli Amici del C.A.M.E. dei Templi sono persone dotate di sensibilità che hanno il piacere di incontrarsi, che si cercano, che si scambiano vicendevoli cure e che, INSIEME, non si esimono dai doveri civici per il bene della nostra città, offrendo puntualmente una spontanea, immediata e solidale disponibilità ad ogni richiesta di collaborazione, di sostegno e/o di semplice partecipazione. Un “ECCOCI” sincero, limpido e disinteressato, frutto di una fede e di una devozione che onorano le responsabilità battesimali e che avvicinano a Dio. A differenza di altri che, invece, pur indossando vesti di ordini istituzionali, sociali, culturali e, talora, finanche ecclesiali, immersi nella loro superbia, distratti dalla loro insensibilità e fuorviati dall’interesse personale, da operatori di iniquità si allontanano dalle buone regole del Vangelo, si chiudono in una corazza di indifferenza e rifiutano l’offerta di Amore di nostro Signore”. GRAZIE, dunque, anche agli Amici del C.A.M.E. dei Templi di Favara per il loro prezioso valore aggiunto sociale, culturale e devozionale che ci aiuta a capire meglio cosa significa essere cristiani, cittadini, persone aperte alla Bene: prendersi cura ed amare il prossimo e la comunità di appartenenza e, così facendo, onorare con le proprie azioni il Vangelo, la Costituzione e il grande dono della Vita.
Oggi, domenica 21 agosto, alle ore 19:00, presso la Chiesa del Rosario, sarà l’Accademia Comunale Arte, Cultura e Legalità, con il Maestro Vincenzo Patti e tutti i suoi pregevolissimi collaboratori, a portare una testimonianza che ci arricchirà di sicuro, così come le precedenti già maturate.