G. S.
Nella giornata di ieri, lunedì 22 agosto, in cui il calendario ci ha ricordato la figura della Beata Vergine Maria Regina, alla novena dedicata a San Giuseppe è stata la volta del Volontariato.
A rappresentare questa importantissima attività di aiuto, di sostegno e di conforto che gratuitamente viene offerta da donne e uomini a chiunque (persone, comunità, famiglie ecc.) dovesse trovarsi in condizioni di sofferenza e/o disagio per le più disparate cause, talora interagendo sinergicamente con altri soggetti di natura associativa, istituzionale, tecnica sono stati gli Amici dell’Associazione Volontariato Protezione Civile Grifoni.
Così come nelle serate precedenti, presso la Chiesa del Rosario, subito dopo i rituali d’ingresso della celebrazione eucaristica delle ore 19:00, don Giuseppe D’Oriente ha dato la parola al Prof. Lino Sgarito per consentirgli di offrire la propria testimonianza. Con interesse – e finanche con una certa curiosità – l’assemblea ha seguito l’esposizione del rappresentante dei Grifoni sostenuto dal papà Calogero e dal fratello Carmelo.
Con chiarezza ed efficacia, sono state illustrate le finalità dell’attività di Volontariato, le principali caratteristiche, delineati i delicati àmbiti di azione, evidenziato cosa spinge a fare Volontariato, cosa insegna il Volontariato, il valore aggiunto del Volontariato nei processi di crescita sociale delle comunità. E l’interesse e lo stupore dei presenti sono stati fortemente scossi dal venire a conoscenza che tutti i più diversificati interventi, espletati anche ad ampio raggio, talora a beneficio di popolazioni di altre comunità, di altre regioni e/o di altri Stati, sono stati puntualmente offerti secondo percorsi ispirati esclusivamente alla solidarietà e alla generosa cura del prossimo che soffre, senza nessun tipo di forzatura e/o costrizione e senza mai chiedere nulla in cambio, cioè gratuitamente, spontaneamente, fraternamente.
È stato bello scoprire come questo stato d’animo così fortemente orientato alla cura del prossimo concorra a favorire lo sviluppo ed il radicamento di ulteriori positività fondamentali per la crescita non solo delle persone ma anche delle comunità. Prendersi cura degli altri gratuitamente, solo e soltanto per slancio di fraterna generosità, favorisce, infatti, l’instaurarsi di legami di fiducia interpersonali sempre più forti; allenta le tensioni, intenerisce i cuori anche i più refrattari all’amore e alla solidarietà; favorisce il distacco da pregiudizi e negatività, orientando alla verità ed alla positività; ridimensiona la sfrenata, ingorda e spregiudicata ricerca dell’interesse particolare, educando ai vantaggi ben più gratificanti del Bene Comune; controlla le pericolose pulsioni dell’IO dominante, prospettando la soddisfazione della condivisione; aiuta a comporre le dolorose lacerazioni, abituando a fidarsi gli uni degli altri; spegne le paure e le preoccupazioni della solitudine con la tangibile e fraterna offerta di conforto. Anche don Giuseppe nel corso della sua omelia, incentrata sulla figura di Maria Regina, simbolo per eccellenza di dedizione, ha sottolineato come la vera regalità sia esercita attraverso il servizio, la considerazione, la cura e l’amore per gli altri. E prendendo lo spunto dalle figure di Maria e Giuseppe ovvero dalla Sacra Famiglia di Nazareth, si è ribadito che solo e soltanto attraverso percorsi di solidarietà come quelli indicati dal Volontariato, le famiglie tutte potranno trovare quella gioia e quella serenità che le aiuteranno a gestire, insieme, le necessità quotidiane, ed a trasformare in un futuro luminoso le speranze di tutti e di ciascuno.
“Non dimentichiamo mai che il vero potere è il servizio. Bisogna custodire la gente, aver cura di ogni persona, con amore, specialmente dei bambini, dei vecchi, di coloro che sono più fragili e che spesso sono nella periferia del nostro cuore. (Papa Francesco)”.
Stasera, martedì 23 agosto, ad offrire la loro testimonianza gli Amici dell’ANFFAS Favara – Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale; ore 19:00, Chiesa del Rosario, Piazza Cavour.