Peppe Calabrese
Navigando in rete mi sono imbattuto in un video inerente una performance teatrale prodotta da Teleacras e dall’ l’Accademia teatrale di Sicilia ed ideata e diretta da Giacomo dal titolo “L’Agneddu di Giufà”. Rivedendo questa rappresentazione non ho potuto fa a meno di riascoltare il canto introduttivo della rappresentazione teatrale citata.
Il brano musicale di cui parlo si intitola “Mirrina. In questo canto sono accompagnato dai miei amici musicisti, Antonio Lentini, che ci ha lasciati qualche anno fa, (vera espressione di classe, eleganza, stile e con una sensibilità musicale non comune) e Mimmo Pontillo (virtuoso musicista di strumenti a plettro).
Mirrina è un canto popolare di mietitura e battitura ripreso magistralmente da Rosa Balistreri in un suo disco del 1972 che prende il titolo proprio da un verso di questa canzone, “Amore, tu lo sai, la vita è amara”. Mirrina (forse dal latino verinus, vite, o arnese per forare, con riferimento al girare sempre nello stesso senso), è il nome dato alle bestie, ai muli, un tempo utilizzati per la battitura del grano. Ricordo a coloro che sono interessati che presso le librerie e le cartolibrerie di Favara e di Agrigento può essere acquistato il mio ultimo CD dal titolo “Mari Matri”. .