Quest’oggi, nella ricorrenza della Giornata mondiale e nazionale in memoria delle vittime della strada, Automobil Club Agrigento, in linea con Aci nazionale, lancia un appello alla prudenza e al senso di responsabilità quando ci si mette alla guida
Automobil Club Agrigento celebra oggi, 20 novembre, la Giornata mondiale e nazionale in memoria delle vittime della strada; nell’agrigentino, ben 15 persone hanno perso la vita in un incidente stradale nel
In occasione della Giornata mondiale e nazionale in memoria delle vittime della strada, che si celebra il 20 novembre di ogni anno, Automobil Club Agrigento, in linea con Aci nazionale, lancia un appello alla prudenza e al senso di responsabilità quando ci si mette alla guida.
Nell’ agrigentino, a fronte di una popolazione di 412.427 e un parco circolante di 399.257, nel 2021 si sono verificati ben 476 incidenti stradali che hanno determinato 15 decessi e 758 feriti mentre nel 2020 gli incidenti sono stati 368, 7 i morti e 566 i feriti.
Nel 2021, sulle strade italiane, si sono registrati 151.875 incidenti con lesioni a persone, che hanno causato 2.875 decessi e 204.728 feriti. Ogni giorno, in media, 416 incidenti, 7,9 morti e 561 feriti.
Nel primo semestre 2022 le stime Aci e Istat evidenziano, rispetto allo stesso periodo del 2021, un corposo incremento di incidenti con lesioni, prossimo al 25%.
“Il nostro intento – spiega l’avvocato Salvatore Bellanca, presidente di Ac Agrigento – è di sensibilizzare al rispetto delle regole dettate dal Codice della strada; essere prudenti quando si è alla guida di qualsiasi veicolo, sia questo a quattro o a due ruote. Non solo. Anche chi utilizza mezzi di “mobilità dolce”, quali il monopattino o la bicicletta, deve prestare attenzione mentre è alla guida. Ricordiamoci che, in caso di incidenti, è sempre il pedone ad avere la peggio e teniamo bene a mente che non esiste una velocità sicura: “Tuo il rischio, tua la responsabilità”. Invito, dunque, gli agrigentini a guidare con prudenza, sempre e ovunque. Ne va della nostra e altrui incolumità”.