AreaZero
Ufficializziamo che abbiamo deciso di rendere il commentario del Consiglio Comunale una rubrica. Almeno per ora. Riteniamo che i cittadini debbano avere una visione delle sessioni consiliari che non sia schierata, che sia dei cittadini per i cittadini e dei giovani per i giovani. AreaConsiglio è nata.
L’ultimo Consiglio Comunale del Comune di Favara (8 e 9 novembre 2022) è stato corposo: sono stati discussi tanti punti, sono intervenuti molti consiglieri e burocrati e, come al solito, si è protratto per due giorni.
Ne va da sé che non potremo trattare tutti i punti, ma ci soffermeremo su quelli, secondo noi, degni di nota. I punti che tratteremo riguardano:
- Piano Triennale Opere Pubbliche;
- Parcheggi rosa;
- Consorzio tra Comuni agrigentini per la legalità e lo sviluppo;
- Proposta di revoca della Deliberazione del 22/05/2022 su regolamento TARI, e sostituzione dell’art.21 comma 1 del regolamento TARI;
- Mozione consiliare per impegnare l’Amministrazione a trovare immediata soluzione al problema del randagismo;
- Mozione consiliare “Agevolazione Tari per chi adotta un cane”.
I punti in grassetto sono quelli divertenti.
Partiamo da quelli che ci sono piaciuti: parcheggi rosa (approvato) e consorzio provinciale per la legalità e lo sviluppo (approvato). Sono temi che nel nostro territorio fanno fatica ad arrivare e il Consiglio si è dimostrato capace di individuare tematiche fragili e di agire di conseguenza. Con l’approvazione dei Parcheggi Rosa (legge n. 156/2021), verranno dedicati degli slot parcheggio a donne in stato di gravidanza o a genitori con un bambino di età non superiore a due anni. Il consorzio invece può essere un importante punto di partenza per creare unione, invece che divisionismo e rivalità, e crescere economicamente nella legalità.
Passiamo ai punti che ci piacciano a metà: le due mozioni consiliari a tema cinofilo. La prima chiedeva all’Amministrazione di trovare “IMMEDIATA” soluzione al “problema del randagismo”. Il problema del randagismo, leggendo la mozione, in realtà riguardava solo i 2 cani che hanno stabilito fissa dimora in piazza ed è stata presentata a seguito di un attacco degli stessi ad un altro cane randagio che solitamente fa branco con loro. Le domande che ci chiediamo sono due: come si fa a trovare IMMEDIATA soluzione al “problema”? Non ci sono canili a Favara, spostarli in altre zone del paese non risolverebbe il problema perché tornerebbero dopo qualche giorno in Piazza Cavour e sicuramente non si possono sopprimere. Quale possa essere “l’immediata soluzione” rimane un mistero. La seconda domanda invece è: perché oltre alla richiesta immediata d’intervento non si presentano anche delle papabili soluzioni, possibilmente di comune accordo con l’Amministrazione? Perché sollevare problemi, fare polemica, e non trovare soluzioni con atteggiamento proattivo e di collaborazione? Anche questo rimarrà un mistero.
La seconda mozione cinofila riguardava la richiesta di scontare la TARI ai cittadini che adottano un cane. Peccato che per adottare un cane serva un canile da cui poter prendere i cani. Favara non ha un canile. E quindi neanche cani da adottare.
Punto bonus: la mozione risulterebbe comunque impraticabile poiché dovendo coprire l’intero costo del servizio, lo sconto sulla TARI dovuto all’adozione di un cane andrebbe a gravare sulle casse comunali.
(per i più curiosi, la normativa completa la trovate in Gazzetta Ufficiale.)
È finalmente arrivato il momento di trattare i punti divertenti. Parliamo dell’approvazione del Piano Triennale delle Opere Pubbliche e della proposta di revoca della Deliberazione del 22/05/2022 su regolamento TARI, e sostituzione dell’art.21 comma 1 del regolamento TARI.
Sul Piano Triennale delle Opere Pubbliche, di cui approfonditamente si è parlato qui, ci dovrebbe essere poco da dire, poiché dovevano solamente essere approvati gli emendamenti e infine approvare il Piano in toto. Invece nasce una discussione di più di un’ora sul Piano, riportando gli stessi temi dello scorso consiglio, e cercando nuovamente colpevoli e mandanti, con l’aggravante stavolta di millantare “critiche che potevano essere evitate dall’esterno” e l’invito a “piuttosto stare zitti e dire grazie” additando anche i problemi delle discordie in consiglio, che già c’erano la scorsa volta, a “influenze esterne”. Non commenteremo, ma ci piace ricordare ai lettori che cercare di zittire il popolo o in generale censurare qualsiasi tipo di pensiero, giusto o sbagliato che sia, riflette mentalità retrograde e poco democratiche. Lasciamo al lettore commentare quanto accaduto.
Nota positiva: il Piano è stato approvato, completo delle mancanze che figuravano lo scorso Consiglio. Ottimo lavoro da parte del Consiglio che, anche se non con poche difficoltà, riesce a dare a Favara uno strumento necessario alla crescita del paese.
Chiuderemo l’articolo commentando l’ultimo punto rimasto. Piccolo antefatto (proveremo a non perderci in tecnicismi): la Deliberazione Consiliare di maggio era stata approvata dal Consiglio con l’obiettivo di ridurre il pagamento TARI a chi ha più di una casa e che quindi non abita le seconde case. La proposta di maggio ha però avuto parere negativo sia dai dirigenti del Comune di Favara sia dal Revisore dei Conti. Ergo per cui, in pieno spirito di collaborazione stabilito durante la sessione consiliare di maggio, l’Ass. Vaccaro si è adoperato per trovare una soluzione alternativa. Essa è arrivata durante l’ultimo Consiglio e permette di raggiungere esattamente gli stessi obiettivi della proposta di maggio cambiando l’art.21 invece che l’articolo 15. Sciocchezzuole burocratiche insomma.
Sembra tutto perfetto, no? Scopo nobile, soluzione inizialmente poco percorribile ma che con spirito di collaborazione tra Consiglio e Amministrazione si riesce a rendere operativa, non manca niente.
E invece la proposta è stata bocciata (7 sì, 12 no, 4 assenti e 1 astenuto). Perché? Il Consiglio crede che la proposta di maggio (presentata da loro) sia legalmente fattibile (anche se con pareri negativi) e che quindi è meglio continuare con la suddetta piuttosto che con la nuova proposta (fatta dall’Amministrazione ma condividendo gli obiettivi del Consiglio) che invece ha pareri positivi e può essere resa operativa subito, senza rischiare che i contribuenti del 2023 paghino seguendo il vecchio regolamento. Rimane un dubbio anche il perché di questa bocciatura. Speriamo non riguardi medagliette da esporre sul petto à la Generale Figliuolo.
Ovviamente ci sarebbe tanto altro da dire e commentare, compresi spiragli tecnici sul pagamento della TARI a nostro avviso molto interessanti che purtroppo non possono trovare altro spazio qui, ma trovate un mini-approfondimento sul blog Medium di AreaZero.
Speriamo che le festività natalizie portino consiglio e che si possa fare qualcosa per il regolamento TARI il prima possibile.