Lavoriamo da qualche tempo per raccogliere, quante più possibile, informazioni su Salvatore Guarino, oggi 84enne, figlio del sindaco eroe di Favara.
Il farmacista Gaetano Guarino vinse le elezioni nel marzo del 1946, con il 59% dei voti e fu eletto sindaco sostenuto dai Socialisti, dal partito Comunista e dal Partito d’Azione. Ad appena 65 giorni di sindacatura fu ucciso dalla mafia che vedeva in Guarino un acerrimo nemico, specie nella lotta contro i latifondi.
Dopo i tragici fatti del 10 maggio del 1946 la vedova, signora Vincenzina Miceli, e il figlio Salvatore all’epoca un bambino di otto anni andarono a vivere presso alcuni parenti. Ci racconta Lino Valenti familiare dei Guarino che la vedova temeva per la vita del figlio e scelse di chiuderlo in un collegio del palermitano, scelta mai accettata da Salvatore che fece di tutto per ritornare a Favara, da dove giovanissimo emigrò prima in Francia e poi in Germania. Lino Valenti ci racconta anche che Salvatore detto Totuccio non ha mai avuto una vita facile.
A questo punto della storia sappiamo che Salvatore si trova in Germania, che ha sposato una donna che da un precedente rapporto aveva avuto due figli ai quali Guarino ha dato il suo cognome.
Per andare avanti nelle ricerche si è offerto Peppe Arnone, presidente della fondazione italiani in Europa, recentemente candidato alla camera primo dei non eletti nella lista di centrodestra in quota Fratelli d’italia.
Le più recenti notizie danno Salvatore Guarino presente in una città della Germania ad una quindicina di chilometri da Francoforte. Nulla sappiamo sulle sue condizioni di salute, ormai avanti negli anni e sulla sua esistenza in vita.
Giuseppe Arnone ha già preso contatti con il Consolato italiano di Stoccarda che si è attivato nelle ricerche che ci consentiranno di portare Salvatore a Favara per ricevere gli onori dovuti al figlio del farmacista benefattore che ha donato la sua vita per il bene dei siciliani e dei favaresi in particolare.
E se le sue condizioni di salute non gli consentiranno un rientro nella sua città natale, sarà una delegazione locale ad andarlo a trovare per testimoniargli che Favara non ha mai dimenticato l’estremo sacrificio del primo sindaco eletto ed amato dal popolo.