Venerdì 17 febbraio alle ore 17:00, presso il museo archeologico “Pietro Griffo” si terrà la presentazione de “I sepolti vivi – La rivolta della Ciavolòtta” di Giacomo La Russa, testo finalista alla IX edizione del “Premio internazionale di letteratura città di Como 2022”, edito dalla casa editrice agrigentina VGS LIBRI.
Si tratta di un romanzo storico che, prendendo spunto da fatti realmente accaduti, racconta i cinque mesi di resistenza dei “sepolti vivi” – come vennero, poi, soprannominati -, ovvero dei ventisette minatori che, a seguito del loro licenziamento per esigenze di bilancio, decisero di far valere i propri diritti occupando la miniera di zolfo della Ciavolòtta e stanziandosi a centinaia di metri di profondità, nelle viscere della terra.
Giacomo la Russa ne “I sepolti vivi” non si limita alla ricostruzione di quel fatto storico, ovvero di quel “fatto di reato”, ma racconta l’ambiente lavorativo e sociale dell’epoca in cui esso matura; il racconto, grazie all’escamotage letterario dell’io narrante, affidato al “surfararu” novantenne Michillà, rimane tale e non trascende in saggio; da tutte le sue pagine, per culminare in quelle finali, si eleva un atto di accusa, dai toni molto pacati, nei confronti di uno Stato che applicando pedissequamente il codice penale nella pratica giudiziaria, finisce per disattendere i valori alla base dei diritti costituzionalmente sanciti. “Purtroppo – dirà, sottolineandolo incisivamente, l’avvocato dei minatori – io so, io ho imparato, io ho gli anni per affermare che nemmeno in questo Stato repubblicano la verità può essere detta. Essa non appartiene a questo sistema, non può trovarvi spazio”; ed ancora “…non esiste una norma corrispondente a quella invocata dal signor procuratore. Una norma che stabilisca una sanzione a carico della collettività per il caso in cui il diritto al lavoro venga violato. Il lavoro, signori giudici, ecco la questione di fondo, non è mai un fatto individuale. Siamo tutti responsabili. Tutti,“
“Una storia che coinvolge i partiti, i sindacati, il mondo operaio e quello dei padroni. Una realtà che, sia pure in forme differenti, è ancora oggi attuale e merita di essere conosciuta perché il “passato non è mai passato”.
La presentazione si aprirà con l’introduzione di Giuseppe Avenia e di Francesco Castronovo.
Saranno presenti e dialogheranno con l’autore Beniamino Biondi, Fausto D’Alessandro, Giuseppe Burgio e Giandomenico Vivacqua che curerà le letture.