Vincenzo Cavaleri
L’ospedale “Barone Lombardo” è stato al centro di un interessante evento proprio nel giorno di San Valentino. Un atto di amore di Canicattì e dei Comuni dell’hinterland verso il nosocomio?
Forse, ma non solo. E’ stato, pure, l’anniversario della nascita del barone Francesco Lombardo (venuto alla luce proprio il giorno di San Valentino nel lontano anno 1835), il quale, durante la sua vita, ha donato somme di denaro, rendite finanziarie e beni patrimoniali all’Ospedale Civile di Canicattì, affinché potesse essere ampliato e potenziato nella sua sede del vecchio convento francescano.
Poi, negli anni ottanta del secolo scorso, l’Ospedale è stato ricostruito in contrada Giarre e, ultimati i lavori, è stato intitolato proprio al generoso Barone Lombardo, nel corso di una solenne cerimonia, tenutasi nella primavera dell’anno 1991, cui sono intervenuti il Sindaco Giovanni Asti, il Presidente del Governo Regionale, Rino Nicolosi, e il Presidente dell’ARS, Salvatore Lauricella.
Ma oggi?
Trovare una risposta a questa domanda è stato proprio il senso della manifestazione di San Valentino, denominata “Prima Giornata dell’Ospedale Barone Lombardo di Canicattì”, per sottolineare che ci saranno altre giornate, nell’ambito di un percorso di promozione e valorizzazione del nosocomio. Il quale, sulla carta dovrebbe servire i territori di otto Comuni (Canicattì, Camastra, Campobello, Castrofilippo, Grotte, Naro, Racalmuto e Ravanusa), ma di fatto serve anche altri territori non solo dell’agrigentino, ma persino del nisseno (primi fra tutti, Serradifalco, Delia e Sommatino).
L’evento -organizzato dal “Comitato per l’Ospedale Civile di Canicattì”, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale e con la “Fondazione La Clessidra/Claudio Giudice per la Vita”- è stato coordinato dalla giornalista-pubblicista Lavinia Napoli, davanti ad un pubblico attento e interessato che ha gremito la sala del Teatro Sociale, con in prima fila ed in fascia tricolore i Sindaci di Canicattì, Naro, Campobello di Licata, Grotte, Racalmuto, Ravanusa e Aragona.
Sono intervenuti, per i saluti introduttivi, il sindaco Vincenzo Corbo, il Commissario Straordinario ASP Mario Zappìa e il Presidente dell’Ordine dei Medici Santo Pitruzzella. Quindi, hanno relazionato, con la consueta maestrìa, Gaetano Augello (Dirigente Scolastico emerito e studioso canicattinese di storia patria in piena attività) e Giovanni Tesè (avvocato cassazionista e saggista cattolico, qui in veste di Presidente del “Comitato per l’Ospedale Civile di Canicattì”).
Gaetano Augello ha effettuato un colto ma gradevolissimo recupero alla memoria dell’Ospedale Civile di ieri, soffermandosi in modo coinvolgente sulle opere del barone Lombardo e soprattutto sulla funzione dell’ospedale, dalla sua fondazione in poi, disegnando infine uno spaccato storico di vita locale davvero avvincente.
Giovanni Tesè, da parte sua, ha intrattenuto il pubblico sullo scopo del Comitato, da egli stesso presieduto, in relazione alle prospettive del “Barone Lombardo” che potranno diventare tanto più ottimistiche quanto più la direzione strategica dell’ASP di Agrigento saprà o vorrà: 1)-potenziare significativamente il numero dei dirigenti medici; 2)-riqualificare con i dovuti interventi edilizi i locali dei reparti e la struttura nel suo complesso; 3)-attrezzare con strumentistica sanitaria e medicale d’avanguardia le Unità Operative.
L’ottimismo per le prospettive future si è toccato con mano, quando, in un’atmosfera di sincera commozione partecipata da tutti i presenti, il noto oncologo Giovanni Rosti, responsabile scientifico della Fondazione La Clessidra ha parlato del giovane Claudio Giudice, giovane avvocato canicattinese scomparso a causa di un tumore, e poi ha fatto buon auspici per la riqualificazione dell’ospedale di Canicattì, incaricando infine un giovane rappresentante della Fondazione a consegnare, per conto della “Fondazione Clessidra”, la terza borsa di studio “Claudio Giudice per la Vita”, per un importo di 15mila euro al giovane oncologo Marco Pisino, affinché approfondisca gli studi e la ricerca all’University British Columbia di Vancouveur, in Canada.
Ed ottimismo ha destato, inoltre, il protocollo di intesa tra l’ASP di Agrigento e l’ Is.Me.T.T. di Palermo (Istituto Mediterraneo per i Trapianti e le Terapie) che consente ai degenti del reparto di Medicina Generale ad Alta Intensità di Cura dell’ ospedale “Barone Lombardo” di fruire anche della consulenza specialistica dell’ Is.Me.T.T. . E consente anche, nel rispetto delle eventuali liste d’attesa e della disponibilità di posti letto, l’eventuale trasferimento in questo Istituto dei pazienti ricoverati al “Barone Lombardo” che abbisognino di trapianti d’organo, di procedure di radiologia interventistica, di trattamenti chirurgici o endoscopici per patologie oncologiche, epatobiliari o pancreatiche, coronariche, polmonari e vascolari.
Di questo ed altro hanno parlato proprio i due medici dell’Is.Me.T.T. intervenuti all’evento: il Responsabile dell’Unità di Chirurgia Torarica, Alessandro Bertani, e il Responsabile dell’Unità di Pneumologia, Patrizio Vitulo.
Chiusi i lavori, i presenti hanno infine potuto godere delle prestazioni artistiche del “Trio Amarcord” in concerto, in un’atmosfera di serenità, resa più suggestiva dall’armonizzarsi del suono del violino e dell’oboe con quello del pianoforte, confidando nella ricorrenza di San Valentino 2023 come miglior auspicio per le sorti un antico ed amato ospedale della Sicilia centro-meridionale.