Vincenzo Cavaleri
Negli ultimi tempi, si sta assistendo ad un consolidamento dell’uso di sostanze stupefacenti, specialmente tra i giovani e gli adolescenti, anche davanti e dentro le scuole dei nostri territori.
D’altronde è recentissima la brillante operazione di polizia, denominata “Hybris”, (condotta a Licata, Canicattì, Gela e Catania), grazie alla quale sono state arrestate 25 persone coinvolte in reati aventi a che fare con la droga.
Ecco, anche dalle parti nostre, anche nei nostri Comuni, dai più piccoli ai più grandi, la droga è presente: magari in misura più o meno lieve od accentuata, ma c’è questa presenza ingombrante.
Bene ha fatto quindi il competente Dipartimento della Presidenza del Consiglio dei Ministri a mettere a disposizione ben 3 milioni di euro per le politiche antidroga, pubblicando un Avviso per la promozione di progetti di prevenzione delle tossicodipendenze.
Le domande di partecipazione devono essere presentate, entro il 15 marzo 2023, tramite PEC e possono essere presentate dai Comuni, dai Consorzi e dalle Associazioni di Comuni, dai Servizi Pubblici per le Tossicodipendenze delle ASP e di altri Enti, dalle Associazioni senza fini di lucro che si occupano di prevenzione della droga, dalle organizzazioni onlus del terzo settore, etc…
Il Dipartimento per le politiche anti-droga della Presidenza del Consiglio erogherà a ciascun soggetto selezionato, fra tutti quelli proponenti i progetti di prevenzione delle tossicodipendenze, un contributo a fondo perduto per un importo massimo di centomila euro.
C’è da auspicare che adesso ne approfittino i Comuni siciliani in genere e quelli agrigentini in ispecie, oltre che le reti del privato sociale e le associazioni onlus.
C’è questa buona occasione per i nostri territori, offerta dal bando pubblicato. Si potranno attivare specifici interventi nelle scuole secondarie di primo e secondo grado. Si potranno identificare precocemente le condizioni di vulnerabilità e l’uso occasionale di sostanze (con la finalità di ridurre i tempi di accesso alle cure). Si potrà fornire supporto educativo e formativo in favore delle famiglie e del personale scolastico.
Ma bisogna partecipare al bando, usando la modulistica prevista. I progetti non sono complessi o difficoltosi, ma devono essere sperimentali o contenere l’utilizzo di modalità innovative per la prevenzione delle tossicodipendenze, in particolare tra gli adolescenti.
Sono finanziabili i costi del personale scolastico impegnato (sino ad un massimo del 60 per cento sul costo totale del progetto); quelli dell’eventuale personale esterno (sino ad un massimo del 20 per cento sul costo totale del progetto); quelli per l’acquisto di beni e servizi e persino gli eventuali costi indiretti (sino al 10 per centro del costo del progetto).
La modulistica per partecipare: qui.