Cartello Sociale
Dopo la nomina del nuovo direttore generale di Aica è opportuno procedere velocemente alla definizione di un CDA per mettere i principali organi della governance societaria nella pienezza dei poteri nonché delle responsabilità.
Com’è noto il cammino di Aica per dare vita ad una gestione pubblica del servizio idrico integrato nella provincia di Agrigento non è stato certo facile ma sono stati superati ostacoli molto insidiosi a dispetto di chi ha sempre tifato per un suo fallimento e un ritorno alla gestione privata.
Per proseguire questo cammino, che non è ancora in discesa, occorre che accanto al nuovo direttore, al quale auguriamo buon lavoro, venga affiancato un CDA di alto profilo con comprovate esperienze nella materia.
L:idea di procedere con un bando pubblico per selezionare i componenti del consiglio di amministrazione sembra la strada maestra per raggiungere tali obiettivi.
In questo senso è auspicabile che un’apposita commissione possa valutare le candidature presentate.
È altresì auspicabile che all’interno dell’assemblea dei sindaci possa ritornare un rapporto disteso che non risenta degli schieramenti politici in campo in modo che il confronto sia il più sereno possibile e meno condizionato da posizioni ideologiche o peggio ancora puramente tattiche.
Un plauso va rivolto a chi continua a essere trasparente nelle intenzioni e nel modo di procedere come il sindaco di Favara che ha chiaramente chiesto un taglio netto col passato nei fatti e non solo nelle parole.
Ricordiamo, infine, che da tantissimi è stata approvata la scelta della gestione pubblica dopo le note vicende che hanno segnato la precedente gestione, ora ci aspettiamo coerenza rispetto a quella scelta e un atteggiamento costruttivo soprattutto da parte di chi ha ruoli di primo piano nell’ambito delle istituzioni locali e regionali perché tutto questo è dovuto ai cittadini e ai lavoratori dell’azienda.