Vincenzo Cavaleri
Nei Comuni in cui si andrà al voto sono state ufficializzate nuove candidature a Sindaco, mentre le voci -più o meno fondate- si intensificano e si rincorrono con maggiore frequenza rispetto alla scorsa settimana.
Molto fermento ed attivismo c’è per esempio nella Nuova DC di Totò Cuffaro e Carmelo Pace. Così, a Burgio, si parla di un candidato cuffariano a sfidare l’uscente Francesco Matinella: si tratterebbe del consigliere comunale Calogero Piazza o, in alternativa, di Mariano Merlino, già sindaco da novembre 1997 a giugno 2008. Ma sono solo voci e non potrebbero trovare concreto fondamento nelle settimane a venire.
Certa è invece a Cianciana la candidatura dell’uscente Francesco Martorana, esponente locale della Nuova Democrazia Cristiana, mentre grandi manovre ci sono da tempo a Menfi per la candidatura a sindaco di Ludovico Viviani, vice sino a 4 mesi fa di Marilena Mauceri, ma ora molto distante dalla Sindaca. Viviani dovrebbe contare sull’appoggio prioritario della locale Nuova DC (coordinata da Tonino Tassinari) cui nei mesi scorsi ha aderito la consigliere comunale Anna Alongi.
A Sambuca di Sicilia, una grossa novità: ha annunciato la propria candidatura a sindaco Tommaso Ciaccio che, dalla primavera 2003 a metà del 2013, è stato assessore e vicesindaco nelle giunte guidate da Martino Maggio. Altra grossa novità è che Tommaso Ciaccio ha tenuto ieri a precisare: “Sono vicino alle posizioni di Cuffaro”. Epperò, a distanza di qualche ora da questo annuncio, è giunto un comunicato stampa della Nuova DC con cui si chiarisce: “per le elezioni amministrative, la DC si esprime esclusivamente con i commissari cittadini; non sono ammesse fughe in avanti”. Come dire: la posizione ufficiale del partito non la esprime Tommaso Ciaccio, ma il commissario coordinatore della Nuova DC di Sambuca di Sicilia, Gaspare Abbruzzo. Sicuramente, tuttavia, si troverà la quadra, fermo restando il giusto rispetto dei ruoli.
Intanto, lunedì prossimo, il commissario regionale del partito Totò Cuffaro, il capogruppo all’ARS on. Carmelo Pace e il Responsabile Provinciale Enti Locali dr. Dino Failla saranno a Castrofilippo, dove li aspetta il commissario locale Carmelo Baio. Anche in questo comune si vota per le amministrative e, stando alle indiscrezioni, si dovrà scegliere il successore di Antonio Francesco Badalamenti che probabilmente non scenderà in campo per il secondo mandato.
Ma a Castrofilippo c’è di nuovo che il movimento “Sud Chiama Nord” di Cateno De Luca ha fatto registrare l’adesione di un folto gruppo di giovani, capitanato da Federico Taibi (il quale ha parlato di “un gruppo di giovani capace di spendersi per il proprio paese”) e da Giuseppe Lo Brutto (il quale -a proposito delle elezioni comunali- ha dichiarato “ci stiamo lavorando”). In questo movimento era già impegnato Filippo Brucculeri, titolare di una società castrofilippese di produzione e vendita di packaging alimentare, il quale è stato tra i primi in provincia a schierarsi con “Sud Chiama Nord”.
C’è da chiedersi intanto cosa succederà a Ravanusa, Sambuca di Sicilia e San Giovanni Gemini, dove si sindaci uscenti non potranno più essere candidati, dal momento che sembra ogni giorno meno probabile l’estensione legislativa del terzo mandato ai Comuni di dimensione demografica tra i 5mila ed i 15 mila abitanti. Ai sindaci uscenti non resterebbe altro che designare un candidato a loro vicino per continuare il percorso progettuale già tracciato. Ma probabilmente gli aspiranti sono più di uno in ciascuno dei Comuni interessati.
Di Sambuca di Sicilia abbiamo già detto sopra, ma il candidato propostosi, Tommaso Ciaccio, non è certamente -pur se omonimo- quello che lancerà il sindaco uscente Leo Ciaccio.
A San Giovanni Gemini, tra i pretendenti, corre voce che ci sia l’attuale assessore comunale alle politiche sociali e giovanili, Calogero Barbasso. Ma si tratta di mere voci, non confermate, e non è affatto detto che si tratti del candidato che andrà a proporre il sindaco uscente Carmelo Panepinto.
Come ancora non si conosce il nominativo che proporrà il sindaco uscente di Ravanusa, Carmelo D’Angelo, mentre il candidato dello schieramento opposto potrebbe essere -ma non vi è tuttora alcuna certezza- il consigliere comunale d’opposizione Giuseppe Sortino. Il quale, già nelle due precedenti competizioni elettorali amministrative, è stato battuto dall’uscente, ma oggi potrebbe riprovarci, sempre col suo movimento “Servire Ravanusa”.
A Ioppolo Giancaxio, dopo la rinuncia di Giuseppe Portella (due mandati all’attivo), è sceso in campo l’attuale vicesindaco Domenico Migliara che dovrà però vedersela con Mariangela Cacciatore, determinata a coinvolgere la società civile locale nel suo progetto e a lottare con tutte le sue forze per diventare il primo sindaco-donna, direttamente eletta dal corpo elettorale.
Nulla di nuovo a Calamonaci, a Santo Stefano di Quisquina, a Sant’Angelo Muxaro, a Lucca Sicula e a Grotte, dove tuttora non si conoscono i nomi degli sfidanti dei rispettivi uscenti Pellegrino Spinelli, Francesco Cacciatore, Angelo Tirrito, Salvatore D’Azzo e Alfonso Provvidenza.
E nulla di nuovo a Licata, l’unico Comune della provincia nel quale si vota col sistema proporzionale e con il ballottaggio che scatterebbe qualora nessuno dei candidati a sindaco raggiungesse al primo turno il 40% dei voti. La situazione delle candidature non registra aggiornamenti: il candidato sindaco Angelo Balsamo resta in campo con tre liste civiche: Forza Licata, Noi e Insieme per Licata; il candidato sindaco Giuseppe Montana resta in campo con la sua lista civica SìAmo Licata. Di recente, quest’ultimo è intervenuto nel dibattito politico-amministrativo sui disservizi quotidiani e sugli esosi costi del servizio di gestione dei rifiuti urbani, lanciando l’idea di un ritorno alla gestione in house.