Vincenzo Cavaleri
Ci si avvicina alla data di convocazione dei comizi per le elezioni comunali del 28 e 29 maggio (il relativo decreto dovrebbe essere emanato dall’Assessore Regionale alle Autonomie Locali tra il 28 marzo e il primo di aprile) e tramonta definitivamente la possibilità del terzo mandato per i sindaci dei comuni di dimensione demografica compresa tra i 5 ed i 15 mila abitanti.
Eppure, era sembrato che tale possibilità dovesse realizzarsi facilmente e subito. Il 20 febbraio scorso, infatti, il relativo disegno di legge (composto di un solo articolo e, pertanto, agevolmente e rapidamente varabile dall’ARS) era stato esitato favorevolmente dalla Prima Commissione Legislativa dell’Assemblea Regionale Siciliana. Il DdL sarebbe perciò dovuto arrivare in aula la settimana successiva, cioè quella a cavallo tra la fine di febbraio ed i primi di marzo.Ma non vi è mai giunto. Perché i partiti di maggioranza si sono divisi e rischiavano di presentarsi contrapposti all’ARS.
Adesso, il tempo è scaduto. Non potranno più candidarsi il sindaco di Ravanusa, Carmelo D’Angelo, quello di Sambuca di Sicilia, Leo Ciaccio, e quello di San Giovanni Gemini, Carmelo Panepinto. I quali hanno già al loro attivo, ininterrottamente, due mandati. Si tratta di tre sindaci che erano già pronti a ricandidarsi, ma che adesso dovranno ripiegare su un loro uomo di fiducia o comunque su una candidatura delle stesse coalizioni che reggono le rispettive Amministrazioni in carica.
Accomunati e travolti da un insolito destino, dunque, questi tre Comuni che -insieme ad altri undici della provincia di Agrigento- andranno al voto a fine maggio, restando adesso in attesa del responso delle coalizioni a sostegno degli attuali sindaci non più ricandidabili.
La situazione a Ravanusa
A Ravanusa, il nome del futuro candidato sindaco non c’è ancora, almeno ufficialmente. Ma ufficiosamente i nomi fatti sono troppi per poter dire che le idee sono chiare. Nel frattempo, il sindaco Carmelo D’Angelo è diventato commissario provinciale della Lega di Salvini e sembrerebbe abbia avviato i colloqui con la componente dei FdI che qui fa capo a Giusi Savarino.
In ogni caso, non trapela alcuna notizia ufficiale né ufficiosa sul nome del prossimo candidato sindaco dello schieramento di centrodestra. E neppure da quello del centro-sinistra, se si tiene conto che si fanno i soliti nomi usciti ad ogni elezione comunale negli ultimi 15 anni, ma poi mai concretizzatisi in candidature.
Il coordinatore del Movimento “Servire Ravanusa”, Giuseppe Sortino, invece, continua a fare appelli all’unità a tutte le forze politiche (di centro-destra e di centro-sinistra) che non abbiano governato con l’amministrazione in carica. Dice: “Dobbiamo offrire alla città una proposta alternativa, netta, di cambiamento e, per farlo, riteniamo si debba costruire un progetto politico forte e condiviso, alternativo all’attuale amministrazione”.
Ma formalmente nessuno ha accolto sinora questi appelli ed è possibile che Giuseppe Sortino si candidi a sindaco con la lista del suo movimento, come già successo nelle elezioni comunali del 2013 e del 2018 (quando prese 2.353 voti, corrispondenti al 37,74%, ma fu battuto dal sindaco uscente Carmelo D’Angelo che conquistò ben 3086 voti, pari al 49,50%).
La situazione a Sambuca di Sicilia
Analoga, poco chiara, situazione c’è a Sambuca di Sicilia, dove è stato costituito il comitato elettorale “Sambuca prima di tutto” con la partecipazione di tutte le forza che hanno sostenuto l’amministrazione del sindaco in carica Leo Ciaccio, il quale invita a stare uniti nel solco della continuità e dell’unità di tutte le forze che in questi ultimi 10 anni sono state il motore trainante dell’azione amministrativa. I coordinatori del comitato, oltre al sindaco uscente, sono
il Presidente del Consiglio Comunale Felice Guzzardo e il capogruppo di maggioranza Francesco Gennusa.
Qual è il nome del candidato sindaco che questo Comitato propone?
Nessuno ancora lo sa, anche se è cominciato a circolare il nome dell’assessore Sario Arbisi, ingegnere, 33 anni, che però si candiderebbe al di fuori del comitato elettorale promosso da Leo Ciaccio, Felice Guzzardo e Francesco Gennusa. Si candiderebbe in altri termini con una lista civica che guarda a sinistra, ma che potrebbe accogliere candidati indipendenti del centro-destra.
Sario Arbisi non ha comunque mai confermato ufficialmente la sua candidatura, come aveva fatto invece Tommaso Ciaccio che, dalla primavera 2003 a metà del 2013, è stato assessore e vicesindaco nelle giunte guidate da Martino Maggio.
La situazione a San Giovanni Gemini
A San Giovanni Gemini, la situazione è in via di chiarimento e al posto del sindaco in carica, Carmelo Panepinto, potrebbe candidarsi Dino Zimbardo, attuale Presidente del Consiglio, il quale nelle elezioni comunali del 2013 fu battuto proprio dal sindaco uscente (Zimbardo ebbe soli 1259 voti contro i ben 1887 di Panepinto)
Ma si tratta solo di voci non confermate. Così come voci non confermate sono quelle che vorrebbero Rito Compilato, del PD, quale candidato sindaco per il centro-sinistra.
Anche qui, dunque, è troppo presto per poter capire chi infine si candiderà concretamente, tenuto anche conto che le liste e le candidature a sindaco dovranno essere presentate tra il 27 aprile e il 2 maggio.