FavarArte non è più solo un progetto, ma ha preso forma trasformandosi in luminosa realtà: la sala Timilia del castello Chiaramonte è divenuto una piccola pinacoteca.
I capigruppo consiliari dei gruppi politici Favara per i beni comuni e Partito Democratico, Pasquale Cucchiara e Salvatore Bellavia annunciano che il progetto FavarArte, immaginato insieme alla P.O.n7 Architetto Giacomo Sorce e lo staff in servizio presso il castello di Chiaramonte, è praticamente ultimato.
A dare vita al progetto la volontà di salvaguardare e valorizzare i quadri di alcuni dei migliori artisti favaresi tra cui: Pasquale Farruggia (Boccone del povero, 1988), Turi Morello (“Favara nella memoria, 1991”), Angelo Bottone/Michele Giudice (“Paesaggio centro storico 1994 ” e “Scorcio palazzo Cafisi 1995”), Vincenzo Patti (La guardiola, 2009) e Lillo Todaro (Sorgente di luce, 2014).
Grazie a questa iniziativa, la sala Timilia del castello di Chiaramonte si è trasformata in una piccola pinacoteca, un museo d’arte tutto favarese che, attraverso i quadri, offre delle prospettive inedite del territorio e imprimono nella memoria collettiva il recente passato.
Il prossimo obiettivo sarà quello di stampare un opuscolo che contenga le biografie sintetiche degli artisti e delle curiosità sui quadri.