Giuseppe Veneziano
Certo, sarebbe stato più logico integrare la proposta di considerare nel 2025 Agrigento quale città culturale d’Italia con quella di far sorgere finalmente ad Agrigento un piccolo aeroporto!
Sarebbe stato un atto di giustizia verso la Storia del nostro territorio per le sue bellezze artistiche, storiche e culturali uniche al mondo e per il riscatto di un popolo che potrebbe sfruttare al meglio la sua agricoltura, il suo artigianato, il suo turismo, il suo mare, le sue primizie, le sue bellezze naturali.
Di certo tutto ciò non sarebbe stato né sarebbe un atto di “concessione miracolosa” da parte di potentati della nostra politica, ma un atto di giustizia per un territorio abbandonato a sé stesso, utilizzato nel tempo dai vari rappresentanti politici soltanto per tirarne vantaggi personali e clientelari. E dire che nel tempo la nostra provincia di Agrigento ha contato gli uomini più potenti e rappresentativi d’Italia.
Nello specifico, la provincia di Agrigento è servita per fare veicolare gli aeroporti di Trapani, di Palermo, di Catania, di Pantelleria e dello stesso Comiso! È stata una questione di mancato ritorno economico? No…
Agrigento è stata sempre considerata “merce di baratto” per interessi personali, politici e clientelari di uomini e di zone più attrezzati.
Purtroppo non abbiamo mai avuto rappresentanti di “alto spessore civico” o di “larghe vedute” tese a favorire una crescita economica ed occupazionale del nostro territorio, tant’è che molto spesso si sono creati solo carrozzoni che hanno favorito il clientelismo e non un duraturo sviluppo economico.
Sicuramente continuando di questo passo,
purtroppo, le cose si ripeteranno all’infinito.
Nello specifico, basta considerare che si impiega più tempo per arrivare da Agrigento agli aeroporti di Catania o di Palermo che da lì a Roma.
La gente deve fare percorsi ad ostacoli
anche perché per costruire un semplice scorrimento veloce necessitano anni ed anni di mangiare polvere e di “lanciare improperi” verso una classe politica non all’altezza di gestire le cose pubbliche con un certo ordine e criterio.
Di chi è la colpa? Sicuramente nostra!
Dovremmo avere il coraggio di ………… e guardare un po’ da vicino la realtà delle cose, e fare per un po’ gli interresi dei nostri figli! Non sarebbe mai troppo tardi!