Riceviamo e pubblichiamo la lettera del farmacista Rosario Arcuri all’indirizzo del sindaco di Favara. Il dottore Arcuri descrive lo stato dell’arte di Piazza Garibaldi che è poi simile al destino di altre zone cittadine.
“Egregio signor Sindaco,
è con fiducia che ho pensato di scriverle per evidenziare talune problematiche relative a Piazza Garibaldi dove è ubicata da più di 50 anni, la farmacia Arcuridi cui, dopo mio padre, sono titolare.
Ciò che mi lega a questa piazza è un sentimento fortissimo, poichè è lì che sono cresciuto insieme ai miei fratelli fin dal 1956, anno del nostro arrivo in Favara.
Quasi inizialmente la farmacia aveva sede nelle case “Ambrosini”, ora sede dei vigili urbani, di cui abitavamo anche i piani sovrastanti; proprio quelle di Gaspare Ambrosini di cui Lei parla nel suo programma elettorale alla voce “Recupero della memoria”.
Ho fatto scorrere con attenzione il suo programma elettorale (patto con i cittadini). Alla voce Urbanistica leggo:” recupero del centro storico per consentire di salvare il cuore antico della città e renderlo nuovamente vissuto e produttivo”, alla voce Verde: riprogetteremo il verde pubblico esistente” alla voce rifiuti” decoro”; alla voce “Democrazia” trasparenza e diritto alla partecipazione del cittadino”.
Ebbene Sindaco, francamente non vedo sui frutti le promesse del ramo …..
Oggi mi pare che piazza Garibaldi, centro di un popoloso quartiere, sia nel più completo abbandono: verde trascurato privo della più basilare manutenzione, con due alberi, in particolare che estendono pericolosamente le proprie radici sul sedime stradale, quasi a minacciare i fabbricati prospicenti; illuminazione scarsa con poche lampade di cui alcune fulminate e non sostituite tempestivamente; igiene pubblica del tutto dimenticata, con radi interventi di pulizie affidati ad un unico operatore che se assente, non viene sostituito.
Intervenga signor Sindaco! A volte basta un modesto impegno economico; ma è necessario vedere ciò che nessuno pare voglia vedere.
Io sono a sua disposizione, nella attesa di un suo cortese necessario riscontro.
Porgo rispettosi ossegui.
Rosario Arcuri