E’ stata festeggiata anche ad Agrigento, a Villa Bonfiglio, la giornata della Liberazione.
Una solenne manifestazione, voluta dal prefetto Mariarita Cocciufa e dal comandante provinciale dei carabinieri Vittorio Stingo, con la partecipazione del questore Emanuele Ricifari, delle forze dell’ordine tutte e di numerosi sindaci, tra cui quello di Agrigento, Franco Miccichè; quello di Canicattì, Vincenzo Corbo; di Naro, Mariagrazia Brandara; di Realmonte Sabrina Lattuca….
Presente anche il presidente della sezione penale del tribunale di Agrigento, Alfonso Malato.
C’erano pure i deputati regionali Rosellina Marchetta, Riccardo Gallo e Angelo Cambiano e quelli nazionali Lillo Pisano e Ida Carmina.
Nel corso della cerimonia, ha preso la parola anche il presidente provinciale dell’Associazione Nazionale Partigiani Italiani Angelo Lauricella.
Ad inizio della cerimonia, inoltre, è stato letto il seguente messaggio del ministro della difesa, Guido Crosetto:
Donne e uomini della Difesa, militari e civili,
il 25 Aprile è la festa della libertà riacquisita e della pace ritrovata.
O meglio: per la Repubblica è la festa della libertà raggiunta per la prima volta, nella sua forma più compiuta, e dell’avvio del più lungo periodo di pace che abbia conosciuto l’Italia, in un cammino di secoli.
È la celebrazione di una libertà conquistata, e mai più abbandonata, dopo i travagli del conflitto più sanguinoso della storia e dopo le lacerazioni prodotte dai totalitarismi.
Una libertà che rappresenta uno dei diritti umani fondamentali; uno dei più invocati dai popoli di ogni tempo e di ogni regione del mondo: perché non vi è felicità senza la libertà; e ogni diritto trova nella libertà il suo preludio, così come nella pace.
Libertà e pace sono entrambi, del resto, valori che fanno parte del DNA politico della Nazione.
Per questo siamo impegnati a difenderli, ovunque sia necessario, con gli strumenti della politica, della diplomazia, e con l’impegno costante delle nostre Forze Armate: il Vostro impegno.
Pace e libertà, infatti, sono ideali scolpiti nel cuore degli uomini, sono desideri insopprimibili; ma non sono condizioni di per se stesse eterne, una volta ottenute: alla loro tutela occorre lavorare ogni giorno, con il medesimo impegno.
Perché l’idea di libertà da sola non basta, non si alimenta in virtù di semplici principi etici; ha bisogno di azione, di persone, di cittadini che ne condividano il valore profondo, che la facciano vivere e la difendano quando è minacciata.
Sono parole che ho avuto modo di pronunciare di fronte ai Rappresentanti delle Associazioni Combattentistiche, Partigiane e d’Arma, nella giornata di ieri, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Ho voluto condividerle con Voi, in occasione di questa importante ricorrenza, perché Voi, per primi, siete i custodi di quella libertà e i protagonisti, silenziosi ma immancabilmente presenti, della sua difesa.