Ricordate i panetti di hashish ritrovati, tra il 2020 e il 2022, nelle spiagge di San Leone, Siculiana, Realmonte (ma anche nelle spiagge del trapanese)?
Negli ultimi 5-6 anni sono stati ritrovati circa 800 chili di hashish, confezionato ed apparentemente abbandonato in diverse spiagge siciliane, tra cui quelle agrigentine.
Le ipotesi investigative sui panetti abbandonati in mare per poi essere recuperati dai componenti delle organizzazioni dedite al traffico di droga trovano odiernamente conferma -secondo l’ANSA– nella brillante operazione di polizia della sezione narcotici della squadra mobile di Palermo, con il coordinamento dalla procura della repubblica del capoluogo siciliano, diretta da Maurizio De Lucia.
Ci sarebbe stato un asse tra Marocco, Spagna e Italia per rifornire la Sicilia di notevoli partite di hashish. In pratica, un traffico internazionale di droga nel quale avrebbe avuto un ruolo rilevante Lounis Youcef, 53 anni, algerino, che girava vestito da manager.
Atterrato all’aeroporto Falcone e Borsellino, ignaro di essere pedinato dagli agenti di polizia, ha trattato tre tonnellate di hashish con alcuni trafficanti vicini al clan di Brancaccio. Avrebbe ricevuto un anticipo di due milioni di euro.
Arrivato a Palermo per definire l’accordo, l’algerino si era poi spostato a Caserta, dove è stato arrestato, mentre 5 indagati sono stati arrestati a Palermo.
Secondo quanto accertato dalle intercettazioni, il grosso carico di droga -secondo l’ANSA– sarebbe stato abbandonato in mare per essere recuperato successivamente dai componenti dell’organizzazione.
Trovano così spiegazione -sempre secondo l’ANSA– i ritrovamenti di hashish ripetutamente avvenuti negli ultimi anni sia nelle spiagge dell’agrigentino sia in quelle del trapanese.