Si torna a parlare dei 60 alloggi popolari di Largo dei Martiri nella via Fani a Ribera: quegli alloggi prima assegnati ai legittimi beneficiari, i quali sono stati poi sfrattati (circa 11 anni fa) perché gli alloggi sono stati demoliti e finalmente ricostruiti.
Cosa si aspetta a riassegnarli?
E’ quanto si chiede Carmelo Pace, attuale capogruppo all’ARS della DC, già sindaco della cittadina delle arance.
_“Ci sono ad oggi tutte le carte in regola per procedere alla riassegnazione “ tuona il deputato regionale, aggiungendo:” Con il Comune, l’Istituto Autonomo Case Popolari di Agrigento e la Regione, avevo da sindaco intrapreso tutti gli accordi propedeutici che adesso consentono di concludere questa annosa questione”.
Indi, Carmelo Pace si rivolge al sindaco in carica Matteo Ruvolo: “Invito l’attuale sindaco di Ribera senza indugio ad assumersi la responsabilità di far rientrare a casa tutte le sessanta famiglie di via Fani “.
Era il 2012 quando Carmelo Pace, allora sindaco di Ribera, su provvedimento della Procura della Repubblica di Sciacca, dovette far ottemperare allo sgombero delle palazzine popolari di Largo Martiri nella via Fani.
Si era infatti constatato che gli alloggi popolari erano stati realizzati con cemento depotenziato e quindi dovevano essere subito sgomberate per salvaguardare l’incolumità pubblica e quella degli stessi assegnatari.
Così, sessanta famiglie si ritrovarono a dover ricercare una nuova casa in affitto, che il comune di Ribera ha sinora garantito grazie ad un contributo economico da servire a coprire le spese d’affitto.
Sono dunque passati undici anni e ancora non si sa quanto tempo ulteriore occorra.
Pare ci sia ancora un problema relativo alla cabina che dovrà servire per la fornitura elettrica degli alloggi.
E pare che si debbano ancora definire nel dettaglio le modalità di concreta assegnazione, tenendo conto anche degli eredi e dei successori dei legittimi assegnatari deceduti, sempreché pure loro abbiano i requisiti a suo tempo richiesti dal bando di assegnazione.
Quindi?
Quindi l’allora sindaco ed attuale deputato regionale Carmelo Pace, rivolgendosi ancora al sindaco Matteo Ruvolo, lo esorta: “So bene, per mia esperienza personale, che non sempre ci si trova ad affrontare situazioni facili: questo è uno di quei momenti in cui occorre andare avanti senza delegare ad altri, ma firmando di proprio pugno il lieto fine per questi concittadini che attendono da anni di rimettere piede nelle proprie dimore”.