Ignazio Puccio
“A Franco Pullara
Direttore della Testata giornalistica “Sicilia On Press”, la prego di volere accogliere il mio pensiero in merito ad un argomento oggetto di tante discussioni in questi giorni.
Hanno attirato la mia attenzione infatti le annose vicende degli spari dell’Esercito Italiano nella contrada Drasy, sito altamente sensibile situato in area compresa tra il territorio di Agrigento e quello di Palma di Montechiaro.
Vede Direttore, mio malgrado, appartengo ad una generazione che a scuola ha studiato una bellissima disciplina: “Educazione Civica”. Per chi ci legge: ‘L’educazione civica’ è un insegnamento che ha come scopo quello di “Formare cittadini responsabili e attivi promuovendo la partecipazione piena e consapevole alla vita civica, culturale e sociale delle comunità, nel rispetto delle regole, dei diritti e dei doveri” (cfr legge n. 92 del 20 agosto 2019).
Bene, Direttore,
fatta questa doverosa premessa, il mio pensiero associa il concetto anzi esposto al grido civile, ma fermo, di Mareamico, Marevivo, Mare Nostrum e tutti i Mari del mondo. Sono Associazioni di persone di questo mondo, fatte da gente comune come il Dr. Claudio Lombardo, come me, come lei e come tante altre, quelle persone che non gridano magari ma che, parimenti, si indignano. Gente che ancora crede, crede nella giustezza e nella giustizia, crede nella forma di vita sociale pacifica, armoniosa e serena, che vive nel rispetto delle regole, dei doveri e dei diritti.
So che a momenti Lei mi chiederà per quale motivo scrivo.
E’ presto detto, Direttore:
Vede, è stato acclarato da studi, ricerche, documenti, dagli stessi luoghi, per chi volesse rendersi conto di persona, che la zona di Montegrande, compresa nel territorio orientale del Comune di Agrigento ed a ridosso di quello occidentale di Palma di Montechiaro in cui risulta incastonata quella meravigliosa gemma di marna bianca che è appunto Punta Bianca, è sito archeologico, storico, paesaggistico ed ambientale sancito anche dalla recente Deliberazione della Giunta Regionale Siciliana n° 456 del 5.11.2022 che ha conferito all’area lo status di “Riserva naturale di Punta Bianca e scoglio Patella” inserendola, contestualmente e dopo tanti anni, nel Piano Regionale dei Parchi e delle Riserve Naturali di cui all’art 5 della l.r. 6/5/1981 n° 98 e s.m.i..
Embè? direbbe Lei, Direttore?
“Ci i u gattu e ci piscià”.
Si, Direttore, è proprio così!! Lo Stato là ci fa proprio la “pipì” e se ne “fotte” se poi ci resta la “puzza”.
È stata miope la Giunta Regionale Siciliana ad adottare la deliberazione 456/2022? O stupido il Presidente della Regione che ha raccolto il grido di tante illustri personalità che da tempo invocavano l’istituzione della Riserva Naturale?
No Direttore! queste ultime sono solo persone sobrie, colte e sensibili che rappresentano bene le Istituzioni che presiedono.
Il vero problema è lo STATO. Si, proprio quello: lo STATO, quello che continua a sparare in quei siti, facendone bersaglio. Ma quale bersaglio, Direttore? Il mare? Il terreno? Gli uccelli?
STATO, perché ti nascondi? Provi vergogna? Ti vergogni a violentare un sito sensibile decretato “Riserva naturale di Punta Bianca e scoglio Patella” da un’altra istituzione tua figlia legittima denominata: “Regione Siciliana”?
Si STATO, è proprio così!! tu usi violenza e te ne fotti di ciò che pensa la Regione Siciliana, i Siciliani, gli Agrigentini, Mareamico, Marevivo, Mare Nostrum e tutti i Mari del mondo.
STATO, dove sei, STATO? Ed ancora, ma dove sei stato?
STATO, ma ti sei reso conto che il mondo è cambiato? Con i carri armati si possono sparare solo m…te!!
STATO, ma ti sei reso conto che oggi le guerre si fanno con la tecnologia? Con i drone…..con i simulatori…..con i computer, con i GPS?
STATO, formi i tuoi piloti di aerei con i simulatori di volo, certo non mandando nei cieli inesperti cadetti a centrare persagli reali. Eppure all’esercito permetti di sparare ancora ca(nnona)…te, a chi? al mare? per centrare cosa? un obiettivo che oggi può essere individuato con coordinate geodetiche fornite puranco da Google Maps?
STATO, sii serio! Smettila di c…..re te stesso, i Siciliani e gli Agrigentini!!
STATO, prendi coscienza che sei il n° 2 per il popolo che rappresenti.
Si, 2. Perché il n° 1 è Lui, che ha creato gli uomini e la terra dandoci l’incarico di utilizzarla, segue, a ruota, lo STATO, il n° 2, che ha l’obbligo di proteggere gli uomini ed il loro territorio. Calcisticamente parlando, l’1 è il portiere, para tutte le disgrazie umane, il 2 lo Stato, il difensore.
Il n° 1 fa il suo mestiere, para!
Ed il 2?
O Stato, padre di tutti noi…. Ma che padre sei? Violenti i tuoi figli e le loro spose? Il loro territorio? La loro culla? I loro rifugi? La fonte primaria della cultura, del turismo e della loro ricchezza?
Stato, tuo nipote fa meglio di te!! Infatti se pianto un chiodo in zona “A” del D.M. 16.5.1968 (Guy-Mancini) i miei amici-colleghi della Soprintendenza BB.CC.AA. di Agrigento mandano, giustamente, i Carabinieri per sanzionarmi.
E tu invece?
Rompi i ‘cabasisi’, spari nella riserva e te ne vai?
STATO, ma te ne vai a testa bassa però, bassa perché ti vergoni di avere violato un sito sensibile, bassa perché sei consapevole di avere umiliato non solo una terra, ma una comunità che, delle bellezze naturali che il numero 1 ed i nostri antenati ci hanno donato, ne ha fatto un vessillo.
STATO, ti senti forte? Forte contro il tuo popolo debole? I tuoi figli? Contro il loro patrimonio?
Ma che STATO sei? Che numero hai? Con quale squadra giochi, STATO?’
Comunque sappi che il popolo ha forza più grande della tua, il popolo ha l’orgoglio e la fierezza di difendere il proprio territorio, il comune patrimonio, storico ed ambientale. E, come insegna la storia, il popolo alla fine vincerà!
E se non bastasse?
STATO, ricordati che i Padri Fondatori hanno voluto altre Istituzioni indipendenti che potrebbero SPARARE le loro cannonate.
Non per ultimo, a te, anonimo e generico Generale che insisti nei tuoi programmi di fuoco, nelle tue “pisciate” magari sorridendo soddisfatto, voglio rivolgere il mio pensiero: io non ti conosco, non so chi sei, non ti vedo perché io sono il n° 13 e tu il 2 bis, siamo lontani, ma sappi che il n° 1 vede tutto e tutti, per cui prima o poi, si accorgerà dei puoi “peccati”, del male che stai facendo a questa terra, a questo popolo dove, verosimilmente, trovano posto tranquillo anche i tuoi figli ed i tuoi nipoti.
STATO, ricordati infine di Pier Capponi…..1492…. suona pure i tuoi cannoni, a noi le campane ….ed il batacchio? Lo sappiamo già.
Alle armi!!
ed a ciascuno il suo, come disse un prestigioso conterraneo!
Con la consueta stima, affettuosamente La saluto.
Ignazio Puccio