I 14 comuni agrigentini andati al voto il 28 e 29 maggio hanno eletto i loro sindaci. Delle 4 donne presentatesi, nessuna è stata eletta.
A Burgio ce l’ha fatta stavolta Vincenzo Galifi che, nel 2018, fu battuto per soli 13 voti, proprio da Francesco Matinella . A Calamonaci, l’uscente Pellegrino Spinelli d’area centro-destra ha vinto facile. A Castrofilippo ha vinto il docente in quiescenza Totò Gioacchino Baio.
A Cianciana, è stato riconfermato l’uscente democristiano Franco Martorana. A Grotte, non c’è stata storia. Alfonso Provvidenza, sindaco uscente, ha avuto una vittoria schiacciante. A Joppolo Giancaxio, l’attuale vicesindaco Domenico Migliara è il nuovo sindaco.
A Licata, unico Comune nel quale c’è il sistema di voto proporzionale, con eventuale ballottaggio, Angelo Balsamo ha vinto al primo turno.
A Lucca Sicula, vince l’uscente Salvatore D’Azzo, per il centro-sinistra. A Menfi, al termine del lungo testa a testa tra Ludovico Viviani e Vito Clemente ce l’ha fatta il secondo. A Ravanusa, ha vinto a sorpresa (ma non tanta) Salvatore Pitrola (che ha compattato tutto il centro-sinistra ed ha anche l’appoggio della nuova DC di Totò Cuffaro), nonostante l’asse Savarino-D’Angelo che ha votato per la Loggia.
A Sambuca di Sicilia, vince Giuseppe Cacioppo, che fa il salto da vicesindaco a sindaco. A San Giovanni Gemini, ha vinto Dino Zimbardo, presidente del consiglio uscente, appoggiato dal sindaco uscente. A Sant’Angelo Muxaro, l’uscente Angelo Tirrito è stato confermato. Per il comune di Santo Stefano di Quisquina e’ stato presentato un solo candidato-sindaco, Francesco Cacciatore, che è stato riconfermato ampiamente dall’elettorato.
Per l’evoluzione della giornata e per i risultati testa a testa sino alla fine, si può vedere qui.