“Anin” torna a Favara, stavolta nel cuore della Farm Cultural Park, proprio nella location del cortile Bentivegna, martedì 13 giugno dalle 17,30 alle 19,30.
Stiamo parlando del libro per ragazzi, scritto da Lillo Sciortino ed illustrato coi disegni di Stefano Di Lorito, uscito per i tipi de “L’Inedito”, nella collana “Ethos fabulae”, con 84 pagine ed illustrazioni in brossura.
Il libro s’intitola dunque Anin e a Favara se ne è parlato il 21 aprile scorso nel corso di un incontro dell’autore con gli alunni di alcune classi dell’I.C. statale “Gaetano Guarino”, di cui è dirigente scolastica Gabriella Brucculeri la quale ha coordinato l’evento, che si è rivelato sostanzialmente un’efficace iniziativa pedagogica e culturale.
Adesso, la presentazione del libro sarà aperta a tutti coloro che intendono partecipare e si svolgerà alla Farm Cultural Park, sita in quel cortile aggregante a sua volta quei sette piccoli cortili da cui è partita l’idea di Florinda Saieva e Andrea Bartoli, poi concretizzatasi e divenuta famosa in tutto il mondo per l’originalità che l‘ha contrassegnata e per il qualificato livello artistico dei progetti e delle iniziative ivi realizzate.
Martedì 13 giugno alla Farm Culturale Park sarà dunque la volta di Anin.
Il suo autore dialogherà con Antonio Vetro che, pure, presenterà il libro nel corso di questo interessante evento, patrocinato dal Comune di Favara ed introdotto dai saluti del sindaco Antonio Palumbo.
Un allettante evento in una location davvero considerevole, quasi a testimoniare che il libro in presentazione non è soltanto una favola per ragazzi, ma è pure un racconto di formazione che a tratti diventa favola per grandi o racconto d’avventura, snodandosi in un mondo visionario che porta la protagonista nel bel mezzo di accadimenti, anche movimentati e stravaganti, che le stimolano la curiosità e la portano ad addentrarsi in ciò che è diverso e lontano da lei, guardandovi con fiducia e coraggio e superando diffidenza e paura.
Come ha rilevato lo scrittore siciliano Giuseppe Corica, il libro di Lillo Sciortino è fondamentalmente una “metafora dell’esistenza“, ”, in cui si parla “dei nostri sogni, delle nostre paure”, dei nostri compagni di percorso nel cammino della vita.
“Dei nostri compagni di cammino” -dice ancora Giuseppe Corica con riferimento ad Anin– “dobbiamo saper scoprire le vere caratteristiche, non fermarci all’impressione del primo momento: entrare nell’anima, spogliarli, smascherarli se necessario, aiutarli se ne hanno bisogno, fuggirli se costituiscono un pericolo e non riusciamo a farli ricredere”.
In ogni caso, i compagni del cammino esistenziale, comune a tutti gli esseri viventi, per Anin, sono persone da conoscere, persone di cui apprezzare le qualità, di cui individuare gli aspetti positivi che spesso aiutano a migliorare noi stessi e a farci apprendere più prontamente i valori della solidarietà sociale, della convivenza civile, del pacifismo effettuale.
Ma, per meglio approfondire tutto ciò, sarà sufficiente recarsi in cortile Bentivegna a Favara il 13 di giugno alle ore 17,30.