Lo sciopero dei netturbini, il ridotto numero del personale comunale, la mancanza di risorse finanziarie dell’Ente, la mala sorte e l’elenco è lungo sono solo chiacchiere vuote utilizzate per giustificare il disastro di Favara.
Il video che vi mostriamo sullo stato pietoso della villetta di Giufà è stato registrato questa mattina, ma la situazione è identica da mesi e quindi prima dello sciopero dei netturbini.
Il video racconta lo schifo di un luogo, come ce ne sono tanti in città, causato da un servizio strapagato dai contribuenti e non controllato, adeguamente ad essere generosi, dall’amministrazione comunale.
A proposito di controlli, ancora il comando dei vigili urbani deve produrre il regolamento che consentirà l’installazione delle foto trappole, tipo dovesse riscrivere la Divina Commedia.
E doloroso è ogni tasto che si tocca del Palazzo comunale dove tutto è drammaticamente difficile e complicato come due soldi di regolamento sulle affissioni da oltre un anno in gestazione.
L’aspetto tragico comico è che, nella stragrande maggioranza di casi, non c’è un contrasto politico, un accesso dibattito per arrivare al migliore risultato, ma solo ed esclusivamente pardita di tempo, come se non vedessero l’agonia di Favara.
Per adesso mi fermo qui, per non stancarvi con le penali al gestore del servizio ecologico o con le notevoli quantità di rifiuto indifferenziato conferito nella discarica di Traina e, purtroppo, di tanto altro ancora… e non si tiri in ballo “la bacchetta magica” in una situazione di prosciutto sugli occhi.