I problemi irrigui che stanno travagliando la produzione agricola della Sicilia in genere e di quella centrale e centro-meridionale in ispecie diventano ogni giorno più gravi.
Lo stato di agitazione dei lavoratori dei consorzi di bonifica, deputati alla distribuzione irrigua nei terreni degli agricoltori sta creando serie difficoltà, che amplificano lo stato di crisi che negli anni passati ha caratterizzato la produzione agricola e in particolare quella viticolturale.
Così, la Confederazione Italiana Agricoltori Centro Sicilia si è messa in moto a tutela dei propri associati che richiedono adeguata e tempestiva disponibilità idrica da parte dei consorzi di bonifica, oltre che reti efficienti e tariffe sostenibili.
Rosalba Migliore e Rino Gallo, rispettivamente presidente e componente dell’esecutivo della C.I.A. Centro Sicilia, hanno infatti incontrato Giovanni Tomasino, direttore generale del consorzio di bonifica Sicilia occidentale.
Rosalba Migliore, pur sottolineando come i consorzi di bonifica debbano costituire un importante punto di riferimento per
l’innovazione e la modernizzazione dell’agricoltura, ha rilevato che gli agricoltori aderenti alla CIA Centro Sicilia, per poter competere nei mercati internazionali, debbono essere messi nelle condizioni idonee a poterlo fare.
“La difficile situazione che si è venuta a creare nel sistema di distribuzione delle acque” -dice il presidente della C.I.A. Centro Sicilia– sta causando pesanti difficoltà in vaste aree del territorio, generando forti preoccupazioni tra gli agricoltori per il prosieguo della stagione irrigua”.
“Lo stato di agitazione del personale in forza ai vari consorzi di bonifica territoriali per il ritardato pagamento delle spettanze” -prosegue Rosalba Migliore– “richiedono risposte certe da parte della regione al fine di risolvere quelle vertenze che si ripetono e trascinano inspiegabilmente ogni anno.
Il comparto agricolo, già provato da una pesante crisi economica, non può sopportare lungaggini inutili ed inefficienze del sistema di gestione delle acque irrigue”.
Nel corso dell’incontro col direttore generale del consorzio di bonifica Sicilia occidentale, i rappresentanti della CIA Sicilia-Centro hanno rivendicato l’esigenza di intervenire immediatamente e con efficacia, affinché venga assicurata (anche in considerazione delle alte temperature di questi giorni) una costante e tempestiva fornitura del servizio irriguo alle aziende agricole consorziate.
Migliore e Gallo hanno pure richiesto che il consorzio garantisca agli agricoltori “l’irrigazione delle colture nel più breve tempo possibile, riducendo i tempi dei turni di irrigazione”.
Inoltre, hanno richiesto che, per la sede di Naro del consorzio AG3, venga predisposto “uno sportello informativo a cui consorziati possano rivolgersi per richiedere e verificare la propria posizione debitoria, al fine di quantificare e definire il giusto pagamento tariffario del ruolo consortile”.
“Il direttore generale” -secondo la nota della CIA Sicilia Centro– “ha assicurato che, per risolvere lo stato di agitazione dei dipendenti, la Regione ha stanziato le somme dovute al fine del pagamento degli stipendi arretrati”.
Ha assicurato inoltre che “il problema della crisi idrica è stato affrontato dal dirigente generale del dipartimento regionale dell’agricoltura Dario Cartabellotta che ha emanato una direttiva per far fronte agli stress termici ed idrici che si stanno verificando in questi giorni a causa delle alte temperature, mettendo a grave rischio le colture”.
Ha assicurato infine “il massimo impegno per portare a termine la stagione irrigua nel migliore dei modi”.
Da parte sua, il presidente della CIA Centro Sicilia Rosalba Migliore ha espresso fiducia circa quanto dichiarato dal direttore Giovanni Tomasino e, auspicando che le aziende agricole possano disporre immediatamente dell’acqua necessaria per il fabbisogno aziendale, ha sottolineato che “continuerà a monitorare la situazione e a vigilare attentamente sugli impegni presi, tenuto conto che il servizio irriguo rappresenta l’elemento fondamentale per una agricoltura moderna e reddituale”.