Piove sul bagnato e così ai ritardi già accumulati, almeno 4 mesi, sull’invio delle bollette Tari si aggiunge altro ritardo dovuto adesso ad una controversia con la ditta che dovrà occuparsi di stampare e spedire gli avvisi.
“È già partita una diffida e il Comune è pronto alla risoluzione del contratto – dicono il sindaco Palumbo e l’assessore Vaccaro – I fatti: già lo scorso 3 aprile, anche se non vi era stata ancora l’approvazione delle tariffe da parte del Consiglio comunale, era stato aggiudicato il bando per l’individuazione del privato che avrebbe dovuto svolgere il servizio . Tariffe che sono state decise il 30 maggio, come si ricorderà. Nonostante questo gli uffici hanno proceduto entro giugno a ricalcolare tutto e a trasferire al privato i dati per la stampa. Da quel momento ci sono state diverse interlocuzioni con l’aggiudicatario che però non hanno portato a nulla. Per questo la decisione di notificare una diffida formale che, entro tre giorni, potrà portare anche alla risoluzione dell’appalto per inadempienza. Il Comune dovrà, in questo caso, procedere quindi allo scorrimento della graduatoria e all’individuazione di chi dovrà svolgere il servizio posticipando ulteriormente la data di notifica degli avvisi. L’amministrazione comunale, nonostante questo ulteriore problema sorto in modo imprevedibile, si impegna a garantire il pagamento delle imprese che svolgono il servizio di igiene ambientale”.
Sicuramente il sindaco manterrà l’impegno di pagare le ditte che gestiscono il servizio ecologico e altrettanto sicuramente non potrà utilizzare i soldi della Tari, neppure il solito 40 per cento che riesce ad incassare dalla platea dell’utenza virtuosa e considerato che il Palazzo di Piazza Cavour non batte moneta, prenderà i soldi da altri servizio. Piove davvero sul bagnato a Favara dove ogni giorno si registrano notevoli difficoltà nell’amministrazione dell’Ente.