Il Sindaco di Canicattì Vincenzo Corbo (che è anche presidente del comitato dei sindaci del distretto socio-sanitario AG-3) ha scritto una lettera a mezzo pec al presidente della regione Renato Schifani, all’assessore regionale alla salute Giovanna Volo e al dirigente generale del dipartimento regionale della pianificazione strategica dell’assessorato alla salute Salvatore Iacolino.
Egli chiede di non sospendere i ricoveri nell’unità di terapia intensiva cardiologica dell’ospedale di Canicattì e di assegnare temporaneamente a quel reparto “un cardiologo in servizio presso l’UOC di Cardiologia di AG, dove attualmente sono assegnati diversi dirigenti medici, oltre al direttore”.
Della vicenda avevamo parlato nei giorni scorsi in questo quotidiano online ed oggi il sindaco Corbo torna sul problema.
Problema che nasce -ricordiamo- da una lettera scritta dal direttore sanitario dell’ASP Emanuele Cassarà ai direttori medici ospedalieri proprio il giorno prima che giungesse la nota a firma congiunta dell’assessore regionale Giovanna Volo e del direttore della pianificazione strategica Salvatore Iacolino che impone alle AA.SS.PP. di disporre provvedimenti urgenti per garantire personale dirigente medico nelle aree di emergenza/urgenza e nei piccoli ospedali di provincia.
L’assessore regionale e il direttore dipartimentale, in pratica, biasimano le disparità di distribuzione del personale dirigente medico “a favore degli ospedali cittadini e talvolta in danno dei presidi provinciali” che producono “riflessi negativi per la piena operatività dei reparti ospedalieri dell’emergenza-urgenza e nei richiamati piccoli ospedali di provincia”.
Sembra proprio il caso dell’Unità di Terapia Intensiva Cardiologica dell’ospedale di Canicattì che, come terapia intensiva (la sola dell’ospedale), costituisce reparto ospedaliero di emergenza-urgenza ed inoltre riguarda un piccolo ospedale di provincia qual è il Barone Lombardo.
Può essere che, alla luce di questa nota assessoriale e a seguito della denunzia del sindaco Corbo, la lettera del direttore sanitario ASP -per la parte che riguarda l’UTIC di Canicattì- venga revocata?
E’ quanto auspica la popolazione del distretto socio-sanitario AG-3 e non solo.
Intanto, il comitato pro ospedale di Canicattì ha preannunciato un sit-in davanti l’ospedale e un altro (organizzato con la messa a disposizione di alcuni bus) davanti palazzo d’Orleans per sensibilizzare alla questione direttamente il presidente Schifani.