È doveroso da parte mia ringraziare il sindaco Palumbo e Aica per aver dato tempestivamente riscontro all’articolo pubblicato ieri che denunciava, in buona sostanza, due fatti. Il primo, ovviamente, il disagio del cittadino per l’infiltrazione d’acqua, il secondo il comportamento del consigliere comunale che passa la palla alla stampa invitando la famiglia Marotta Sallia a utilizzarla per risolvere il problema.
Iniziamo dalle precisazioni in forma integrale del sindaco di Favara.
“In riferimento all’articolo riportante la situazione della famiglia Marotta – Sallia si precisa quanto segue.
In seguito alla segnalazione pervenutaci nei mesi scorsi ci siamo attivati sia presso Aica che attraverso gli uffici comunali per ricercare la causa del problema. La società idrica non ha riscontrato la presenza di rotture che potessero essere a monte di quanto segnalato. Personalmente mi sono recato più volte sul posto su chiamata della famiglia Marotta – Sallia a qualunque ora del giorno o della sera.
L’ultimo sopralluogo si è tenuto un paio di settimane fa alla presenza mia, dell’assessore Schembri e dell’architetto Calì e, in quella sede, si era suggerito di scollegare i pluviali per la raccolta delle acque meteoriche dal tetto per verificare se potesse essere questa la causa in occasione delle precipitazioni. Avevamo già spiegato che, senza questo ulteriore tentativo, non si sarebbe potuto procedere oltre.
Questo non solo per ristabilire la realtà dei fatti, ma per chiarire un concetto: questa Amministrazione si occupa delle segnalazioni e delle necessità dei cittadini sempre e comunque.
Che la cosa sia segnalata da un consigliere comunale – che ha abdicato al suo ruolo di indirizzo e controllo – o meno”.
Alle precisazioni del sindaco è doveroso aggiungere quelle di Aica che ribadisce di aver ricevuto solo una segnalazione risalente al 2017, ma si riferiva ad un avvallamento del manto stradale.
Ogni attore ha fatto la sua parte ad eccezione, a quanto pare, del consigliere comunale.