“Non governiamo per restaurare vecchi sistemi, ma per segnare un cambiamento”.
Con questa frase, i deputati di Fratelli d’Italia all’ARS chiudono un documento che fondamentalmente riguarda le imminenti nomine dei direttori generali nelle 9 Aziende Sanitarie Provinciali, nei 3 Policlinici (Palermo, Catania e Messina), nelle 3 aziende ospedaliere (Villa Sofia-Cervello a Palermo, Papardo a Messina e Cannizzaro a Catania), nelle 2 Aziende di Rilievo Nazionale ed Alta Specializzazione (Garibaldi di Catania e Civico di Palermo), e nell’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Bonino Puleio di Messina.
Nel documento dei deputati regionali FdI viene stigmatizzato che “si legge di prossime nomine attribuite a Tizio o a Caio sulla Sanità, come se l’appartenenza partitica facesse curriculum”.
E viene stigmatizzato, ancora: ”In una situazione post covid e con le tante criticità che ogni giorno emergono servono infatti le migliori risorse, a prescindere dalla tessera di partito”.
Intanto, nella gazzetta ufficiale dei concorsi della regione siciliana, venerdì scorso è stato pubblicato l’avviso che riapre i termini per presentazione istanza d’iscrizione nell’elenco degli idonei alla nomina di direttore amministrativo e di direttore sanitario. Le istanze vanno presentate entro 15 giorni dalla pubblicazione in gazzetta.
La nomina dei direttori amministrativi e di quelli sanitari compete formalmente al direttore generale, sebbene in realtà tutto faccia parte di un accordo politico che è alla base delle scelte dei tre nominativi della direzione strategica.
Intanto il tempo stringe e le nomine dei direttori generali devono essere fatte al più presto. Sarà demandato tutto al presidente della regione, Renato Schifani, come auspica Totò Cuffaro e come già avvenuto coi commissari delle ex province?
Può darsi.
Ma quel che bolle in pentola per l’ASP Agrigento non è facile da far sbollire.
Si fanno i nomi di Roberto Colletti (attuale direttore generale dell’ARNAS Civico Di Cristina Benefratelli di Palermo, che viene dato vicino alla DC di Totò Cuffaro) e di Alessandro Mazzara (che sta facendo ed ha fatto molto bene come direttore amministrativo nell’ASP agrigentina, che ha potuto procedere sia con numerose assunzioni di personale disponibile con ogni tipo di contratto previsto dalla legge sia con stabilizzazioni del personale precario della dirigenza medica e del comparto). Ma nulla di strano che FdI abbia in mente un terzo nome, adducendo magari che non si tratta di nome vicino al partito, bensì di risorsa tra le migliori disponibili.
Quali sono poi le risorse disponibili?
Quelle di questo elenco dei maggiormente idonei nomina.