Un lavoro che si è protratto per un biennio, quello dei giovani dell’Accademia di Belle Arti di Firenze, i quali hanno realizzato un museo d’arte urbana consistente in un percorso a cielo aperto con più 20 opere dipinte sui muri delle ex abitazioni del quartiere di via Vanelle, conosciuta come vaneddra longa, ma purtroppo devastata da una frana nel febbraio 2005 a cui sono dovuti seguire molteplici interventi di demolizioni delle case pericolanti non crollate con la frana.
Il percorso museale rientra nel progetto formativo giovani artisti e committenza pubblica che sta alla basedi una convenzione tra il sindaco di Naro, Mariagrazia Brandara, e l’Accademia fiorentina di Belle Arti che ha consentito al prof. Calogero Saverio Vinciguerra, docente dell’accademia, di realizzare questo progetto.
Accademia Belle Arti di Firenze,Progetto che, oltre alle rinomate opere pittoriche di Via Vanelle- comprende altre pitture che i giovani dell’Accademia hanno splendidamente creato: il murale col giudice e beato Livatino sulla facciata della scuola secondaria di primo grado, in viale Umberto; il murale in via Matteotti, di fronte la rotonda di San Calogero; l’affresco nel tetto dell’aula consiliare del palazzo di Città.
I risultati del progetto giovani artisti e committenza pubblica verranno presentati sabato 28 ottobre, alle ore 11,30, proprio in via Vanelle, dal sindaco Mariagrazia Brandara e dallo stesso prof. Calogero Saverio Vinciguerra, alla presenza di alcuni dei giovani artisti che hanno realizzato il progetto: gli italiani Ileana Casarola, Michele Lafrancesco, Elisa Manai, Margherita Simoncelli e Rosario Palermo; i cinesi Youhong Chen, Zhuoxi Deng, Xin Xin Li, Yini Wang, Zizhen Peng e Shanna Su; gli albanesi Benedetta Frashni e Kristian Lepuri; e la peruviana Aracelly Vicente.
Ma chi è il supervisore e coordinatore dei questo meraviglioso percorso d’arte urbana?
Si chiama, come accennato all’inizio, Calogero Saverio Vinciguerra, un siciliano originario di Favara che si è formato all’Accademia di Belle Arti di Firenze.
Propugnatore di un’arte pittorica non figurativa, crede nella tecnica come sostanziale generatrice di una pittura che egli piega a straordinari risultati formali, che sono in definitiva espressione diretta di un mondo interiore per certi versi visionario.
Ha fatto importanti mostre personali, tra cui alcune all’estero: per es., alla galleria Artower Agorà di Atene nel 2002 e al Grosvenor Museum di Chester, in Inghilterra, nel 2008.
Tra le collettive ricordiamo: Dalla matita al laser presso il D’Ars International in Los Angeles – New York, nel 2000; Il mestiere dell’artista presso il complesso monumentale di Santa Maria in Cosmedin a Roma nel 2008; L’arte con noi al Museo Archeologico Nazionale di Eboli, nel 2009; Come per gioco. Omaggio a Calder presso lo Studio Arte Fuori Centro di Roma nel 2010; Prima Biennale Internazionale di scultura, pittura e fotografia al complesso Museale di San Francesco di Montone nel 2011.
Egli è stato inoltre impegnato in studi e ricerche sulle antiche tecniche (l’affresco in particolare) e sui materiali dell’arte contemporanea.
Ma, in qualità di docente di tecniche e metodologie dell’affresco nell’Accademia di Belle Arti di Firenze, egli è da tempo immerso nell’impegno di colmare il divario tra teoria e prassi esistente nell’apprendimento artistico, attuando un’efficace forma di elevata formazione.
In pratica, egli prepara e svolge, insieme ai suoi allievi, un articolato programma di arte pubblica, sulla base di speciali convenzioni stipulate tra l’Accademia, da un lato, ed enti e amministrazioni locali, dall’altro lato, predisponendo e realizzando invidiabili progetti di pitture -spesso murali- tendenti alla riqualificazione di edifici e di interi quartieri in varie parti d’Italia e anche all’estero.
Nella fase esecutiva di questi progetti, Calogero Saverio Vinciguerra (che si può conoscere meglio grazie all’intervista pubblicata da questa testata) alleste e coordina efficienti cantieri che gli hanno fatto realizzare significative opere pittoriche, spesso di ampia estensione. Per esempio, a Campiglia Marittima -nel 2012 e nel 2013- col progetto giovani artisti e committenza pubblica ha interessato il palazzo comunale e alcune strade del borgo medievale. In Bulgaria invece ha realizzato pregevoli interventi artistici -insieme ai ragazzi dell’Accademia fiorentina di Belle Arti– nel Monastero di Trojan.
Da ultimo, a Naro, sempre col progetto giovani artisti e committenza pubblica, e grazie a questi giovani artisti, Calogero Saverio Vinciguerra ha concretizzato il percorso artistico urbano di questo nuovo ulteriore progetto giovani artisti e committenza pubblica, i cui fantastici risultati verranno presentati -come dicevamo- sabato 28 ottobre.
Le foto della galleria fotografica a seguire sono di Vincenzo Porrello: