Se ne è andato a 89 anni don Giorgio, al secolo Pier Giorgio Simion, nato a Venezia nel quartiere mestrino di Chirignano e venuto a Naro quando aveva 21 anni, nel settembre 1955.
E’ rimasto sempre a Naro, nella struttura dell’opera don Guanella, con diversi incarichi, ma attivandosi sempre nel sociale e in particolare modo per le iniziative in favore dei giovani e degli adolescenti, specialmente quelli cresciuti all’interno dell’Istituto San Calogero.
Religioso guanelliano a partire del 12 settembre 1955, è diventato sacerdote il 23 giugno 1963, operando sempre a Naro, dove è stato assistente dei ragazzi dell’Istituto San Calogero ed ha curato numerosi progetti di collegamento con gli ex allievi dell’Istituto.
Don Giorgio è stato anche responsabile della ristrutturazione della Casa dell’Opera don Guanella di Naro; sacerdote del santuario di san Calogero; artefice della buona riuscita delle attività del Movimento Giovanile Guanelliano e degli ex allievi; responsabile della Colonia di Buona Fede, collegata all’Istituto San Calogero; organizzatore e animatore instancabile della Festa di san Calogero e di tutte le iniziative religiose (e non) a questa festa collegate.
In pratica, don Giorgio ha vissuto a Naro attivando la sua laboriosità diuturnamente ed efficacemente in favore degli umili e dei bisognosi, con particolare riferimento al mondo dei ragazzi e dei giovani, conseguendo così concreti meriti nel campo sociale e dell’educazione e formazione dei ragazzi e dei giovani nella nostra città, anche con riferimento alla cultura della legalità, tanto che il 19 dicembre 2019 è diventato -per tali meriti- cittadino onorario di Naro, nello stesso giorno in cui hanno ricevuto la cittadinanza onoraria della città anche i magistrati Luigi Patronaggio e Ignazio Fonzo.
E’ piuttosto difficile pensare a Naro, alla festa di San Calogero, al santuario, alla casa dei Guanelliani e alla residenza sanitaria assistita San Calogero senza Don Giorgio, ma d’ora in poi sarà così, anche se il suo ricordo aleggerà benevolmente per sempre sulla città e su tutto ciò che a Naro è legato a Don Guanella e a San Calogero.