Mimmo Gueli stimato professionista, persona perbene, disponibile e generosa, attualmente sindaco di Santa Elisabetta e presidente dell’Ati idrico di Agrigento ha ricevuto una lettera di minacce.
Senza pensarci due volte con il coraggio proprio delle persone perbene si è rivolto alla stampa per informare l’opinione pubblica sul grave fatto e anche a chi nascosto nell’anonimato mina la serenità dell’uomo impegnato nel sociale e della sua famiglia.
Questa la lettera di Mimmo Gueli in risposta alle minacce ricevute:
“Nella giornata di ieri mi è stata recapitata al Comune di Santa Elisabetta una lettera contenente minacce di morte e insulti.
Una missiva indirizzata a me ma che colpisce anche i miei cari, sui quali vengono vomitati aggettivi irripetibili.
Non so chi sia l’autore – o gli autori -, per quanto so, le Forze dell’Ordine sapranno dare presto una risposta ai miei interrogativi, ma lasciate che in attesa di poterli vedere in faccia lanci io un messaggio chiarissimo a queste persone: Non mi fate paura.
Semmai mi fate pena, costretti come siete a nascondervi dietro l’anonimato.
Il mio impegno politico, non solo a favore della Mia comunità di Santa Elisabetta, ma anche all’Ati Idrico, non muterà. Non arretrerò di un passo, non chinerò la testa. Continuerò a fare ciò che ho sempre fatto: spendermi per i cittadini e per le comunità amministrate.
Non sarete voi, poveri vigliacchi a spaventarmi.
Registro, purtroppo, come sempre di più i sindaci si trovino a confrontarsi con l’odio sotto varie forme.
Messaggi sui social, lettere anonime sono la dimostrazione fisica di una degenerazione palese del dibattito pubblico che tutti dobbiamo contribuire a sovvertire.
Mimmo Gueli sindaco di San ELISABETA”