Intervistato dal Giornale di Sicilia, l’ultimo dell’anno trascorso, il presidente della Regione, Renato Schifani, promette un nuovo anno wonderful.
A proposito dell’autostrada Palermo-Catania, per esempio, dice: “Il mio impegno è di consegnare ai siciliani l’autostrada perfettamente percorribile“.
Il presidente assicura inoltre che verrà risolto il problema dei rifiuti con due grandi termovalorizzatori (da realizzare grazie ai poteri speciali assegnati alla Regione).
Assicura pure che verranno tagliate le liste d’attesa nella sanità. E persino che nell’isola aumenterà l’occupazione -grazie alla legge che assegna 30 mila euro per ogni giovane assunto dalle imprese, ovviamente, e non grazie ai concorsi della regione.
Ma i concorsi alla regione ci saranno comunque. E tanti.
“Per quanto riguarda i concorsi sappiamo già che nel triennio potremo assegnare oltre mille posti grazie allo sblocco del turn over. Nel solo 2024 prevediamo di mettere in palio 436 posti alla Regione. Se ci saranno graduatorie ancora valide e recenti potremmo farle scorrere ma per la maggior parte questi posti verranno assegnati per concorso” -dice il presidente della regione.
Non solo. Ci parla pure di un risparmio ingente, dovuto al raggiunto accordo Stato-Regione.
“L’accordo con lo Stato ci consente di risparmiare ogni anno, a regime, circa 700 milioni che altrimenti avremmo dovuto versare come compartecipazione alla spesa sanitaria”.
E non finisce qui.
“Grazie alla riprogrammazione varata dal mio governo dopo l’estate abbiamo salvato questi fondi, che per lo più sono andati alle imprese“.
Quali fondi?
Quelli strutturali europei della programmazione 2014-2020, che a fine estate erano a rischio per più di un miliardo e mezzo, come abbiamo pubblicato qui.
“Dai dati in mio possesso” – dice adesso il presidente – “penso di poter anticipare che abbiamo centrato l’obiettivo. Faremo i conti nei prossimi giorni, ma la quota veramente in bilico ormai è non superiore agli 80 milioni”.
Certo, 80 milioni non sono noccioline, ma è vero che sono ben poca cosa rispetto al paventato miliardo di fondi europei che rischiavano di andare in fumo, tornando alla base e venendo sottratti alla Sicilia.
Intanto, l’anno nuovo è iniziato. E noi siamo qui ad aspettare. E intanto speriamo che martedì prossimo l’ARS riesca ad approvare la finanziaria.