E’ stato appena pubblicato il decreto con cui il dirigente generale del dipartimento regionale della Funzione Pubblica, Carmen Madonia, avvia il procedimento di annullamento degli atti di nomina della commissione del concorso a 46 posti di agente forestale.
L’annullamento vero e proprio si sostanzierà entro e non oltre 30 giorni in un atto che avrà poi l’effetto di rendere nulli anche le operazioni e i verbali del concorso.
In pratica, il concorso di dovrà rifare.
In pratica l’invalidità della nomina della commissione di concorso comporterà, per invalidità derivata, anche all’annullamento di tutti gli atti ed operazioni compiute dalla commissione medesima.
Il motivo dell’invalidità è emerso a seguito degli accertamenti ispettivi, disposti dal Presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, al fine di verificare la regolarità del concorso in oggetto: è stata infatti accertata -come si legge nel decreto pubblicato oggi- “la posizione di conflitto di interesse in cui si trovava il dirigente generale pro tempore del Comando Corpo Forestale, allorquando ha designato il Presidente della Commissione esaminatrice”.
Davvero, un peccato!
Adesso si scateneranno i ricorsi giurisdizionali dei candidati potenzialmente vincitori e, per un qualche numero, di quelli idonei che hanno partecipato alla selezione in buona fede e facendo affidamento sul buon andamento e sull’imparzialità della pubblica amministrazione.
Del resto, la nostra testata online aveva raccolto il grido di dolore dei potenziali vincitori e idonei in questo articolo a suo tempo pubblicato.
I ragazzi regolarmente idonei al concorso per l’assunzione di 46 agenti del Corpo Forestale della nostra amata Sicilia : si erano firmati così i vincitori e gli idonei in graduatoria ed avevano scritto s alle redazioni dei giornali per evidenziare la loro situazione di concorrenti che hanno partecipato correttamente a una selezione pubblica e sono risultati idonei.
E’ giusto “far pagare tutti noi per le responsabilità di qualcuno, già ben noto, responsabile o beneficiario di eventuali brogli e abusi”? -concludevano la loro accorata lettera.
Ma in gioco non ci sono soltanto le loro ragioni.
Ci sono anche le ingenti somme spese dalla regione per 20 mila concorrenti, con test di 60 domande a risposta multipla somministrato da società esterna con procedura informatica, per quattro giorni consecutivi in due sedi diverse: centro fiera Bicocca di Catania (per i concorrenti delle province di Agrigento, Catania e Messina) e centro fiera del sud di Siracusa (per i concorrenti delle province di Palermo, Trapani, Siracusa, Enna, Caltanissetta e Ragusa).
E ci sono anche ragioni di diritto: occorrerà ponderare il principio dell’affidamento legittimo e in buona dei concorrenti, da un lato, e il conflitto d’interesse che inficerebbe la commissione di esami.
Nel decreto pubblicato oggi non si da contezza del principio del legittimo affidamento ma si dice sia decisivo il conflitto d’interesse.
Ci sarà in ogni caso materia del contendere e lavoro per avvocati e giudici.