Ha previsto la direttissima per nove detenuti il procuratore aggiunto di Agrigento, Salvatore Vella.
Sono accusati per la sommossa del 2 gennaio scorso al carcere di contrada Petrusa, quando occuparono un’ala del penitenziario, protestando per il freddo nelle celle e le condizioni generali ritenute indecorose.
In quella occasione fu ferito un agente di polizia penitenziaria.
Adesso è proprio l’olio bollente con il quale hanno minacciato gli agenti penitenziari ad essere ritenuta un’arma impropria e costituire un’aggravante che farebbe aumentare la pena, in caso di condanna, a 15 anni di reclusione.
La protesta, del 2 gennaio scorso rientrò grazie all’opera di mediazione della polizia penitenziaria che ha subito provveduto all’arresto dei nove presunti promotori della sommossa.
I difensori hanno annunciato ai giudici della seconda sezione penale del tribunale che chiederanno il giudizio abbreviato.