La giunta comunale, presieduta dal sindaco Vincenzo Corbo, non riesce a varare l’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato da sottoporre all’approvazione del consiglio comunale ed il presidente di quest’ultimo organo, Mimmo Licata, chiede il commissariamento della giunta.
Il problema è stato sollevato da Gianluca Cilia, presidente della prima commissione consiliare permanente (che si occupa di Affari Generali ed Istituzionali – Bilancio, Finanze e Politiche finanziarie- Programmazione economica e finanziaria – Patrimonio comunale).Egli ha infatti indirizzato una dettagliata lettera al presidente del consiglio comunale Mimmo Licata.
Sulla base di questa lettera, il presidente del consiglio ha chiesto all’assessore regionale della Autonomie Locali, Andrea Barbaro Messina, un commissario ad acta che predisponga l’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato, in luogo della giunta comunale inerte, e lo sottoponga all’approvazione del consiglio comunale.
Com’è noto, il comune di Canicattì versa in stato di dissesto finanziario dichiarato con deliberazione consiliare del 20 aprile 2022.
Ora, l’ordinamento degli enti locali prevede che, per uscire dal dissesto finanziario, debba essere approvata dal consiglio comunale un’ ipotesi ragionevole di bilancio stabilmente riequilibrato. Ma per l’approvazione consiliare occorre che la giunta predisponga questa ipotesi di bilancio. Invece, la giunta non ha ancora fatto alcunchè: sebbene il termine massimo per predisporla sia scaduto il 18 aprile 2023, cioè 10 mesi fa.
In questo modo – lamenta il consigliere Gianluca Cilia– il Comune si trova a dover operare in regime di gestione provvisoria del bilancio, limitandosi a compiere soltanto gli atti obbligatori per legge e quelli per fronteggiare i gravi pregiudizi nei quali -altrimenti- incorrerebbe il Comune.
Di qui, la richiesta di commissariamento per predisporre l’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato e accelerare l’uscita dal dissesto finanziario.