Coldiretti Sicilia ha scritto al presidente della Regione Renato Schifani, lanciando un grido d’allarme in favore degli agricoltori e degli allevatori della terra siciliana e chiedendo soluzioni immediate e robuste.
Ne abbiamo parlato con Ignazio Gibiino, vice presidente regionale e presidente provinciale di Agrigento della Coldiretti Sicilia.
Dottore Gibiino, sono divenute davvero drammatiche le condizioni dell’agricoltura in Sicilia, più drammatiche di quelle del resto d’Italia?
Indubbiamente. Perché in Sicilia c’è anche il problema gravissimo della siccità. Gli allevamenti bovini e ovi caprini, per esempio, rischiano di assottigliarsi ogni giorno di più, perché da mesi ormai non c’è pascolo e anche il fieno sta finendo. Per fronteggiare le spese dell’alimentazione, compresa l’acqua, serve subito un indennizzo di almeno 16 milioni di euro. E come Coldiretti Sicilia abbiamo scritto una lettera aperta al presidente della Regione, Renato Schifani, chiedendo anche un vero e proprio Piano Marshall per l’agricoltura dell’Isola che sta vivendo una crisi senza precedenti.
Il problema della siccità può trovare soluzione?
La soluzioni più immediata è quella di indennizzare gli agricoltori e gli allevatori che subiscono perdite rilevanti a causa della siccità che purtroppo è un fenomeno naturale, una calamità naturale che non può trovare soluzione e quindi occorre indennizzare agricoltori e allevatori che subiscono enormi danni nella loro attività. Tra l’altro, la siccità è aggravata da un’insufficiente gestione delle acque, con infrastrutture inadeguate che ne causano la dispersione.
Cosa può fare la Regione Sicilia?
Bisogna che la Regione Sicilia individui risorse -soprattutto finanziarie- per fronteggiare le necessità più urgenti, non ultima quella della peronospora della vite, perché le risorse sinora messe in campo sono insufficienti. Occorre che la Regione concorra a ripristinare un sistema virtuoso produttivo che faccia sopravvivere gli agricoltori siciliani e che soprattutto consenta loro di avere la liquidità necessaria per impedire ulteriori sovraesposizioni bancarie.
Ci sono altre proposte da parte di Coldiretti?
Coldiretti Sicilia non può che ribadire come la fase emergenziale imponga l’intercessione urgente e sostanziosa del Governo, sottolineando la propria attività sul territorio con l’incontro di migliaia di soci in tutta la regione che chiedono a gran voce atti ed interventi tempestivi ed efficaci.