Giuseppe Veneziano
Come ogni anno, con tanta fede e professionalità, il “Gruppo Seguimi” della Parrocchia S. Giuseppe Artigiano di Favara riesce a sbalordire i parrocchiani e la cittadinanza, nonchè a mettere in mostra le sue qualità artistiche e teatrali sotto la guida dell’impareggiabile regista Prof. Lillo Trupia e il calore pastorale e paterno dell’instancabile Padre John, Parroco dell’omonima Parrocchia, collaborato dal suo vice padre Perrone. In verità, il Gruppo Seguimi trae origine dalla fantasia religiosa e creativa della buonanima di Padre Calogero, allorché, ancora giovanissimo Parroco dei PP. Vocazionisti di Favara, riuscì a trascinarsi appresso una marea di giovani che fecero diventare la Parrocchia S. Giuseppe Artigiano il fulcro ed il punto di riferimento della partecipazione giovanile nelle varie manifestazioni religiose e non di Favara. Dopo un periodo di tira e molla, con la venuta di Padre John, in tandem con l’amico Trupia, le cose sembrano avere preso il verso giusto per cui, ormai, da un paio di anni, si sta assistendo ad un crescendo di attività che portano alla ribalta le famose gesta del gruppo e dei Parrocchiani di S. Giuseppe Artigiano. Invero, dopo ‘l’exploit” dell’anno scorso, anche quest’anno è andata in onda una grande rappresentazione dal titolo ” Passio Cristi”, laddove i tocchi magici del Regista Trupia, la voce roboante di Padre John, la recita di piccoli e grandi artisti in erba ed i balletti emozionanti del Gruppo di Katia Castellana hanno dato vita ad uno spettacolo vivente senza pari che ha fatto emozionare il numeroso pubblico presente tanto da farlo piangere in silenzio e fargli stringere le mani in senso di preghiera.
Certo, la rappresentazione della Passione di Cristo in quel luogo dove -appena un paio di mesi fa- si è verificato un piccolo atto vandalico agli oggetti ed agli immobili dei PP. Vocazionisti e dove possibilmente vi hanno partecipato ragazzi che incosciamente erano presenti all’atto stesso, rappresenta un miracolo sociale scaturito dalla forza dello stare assieme e dall’esempio di ottimi insegnanti di vita! La grande volontà di questi preti che venuti da fuori hanno saputo apportare un senso di novità e di crescita civile nella vita di tutti i giorni ad iniziare dall’eliminazione degli stessi oboli chiesti e pagati alla stessa Chiesa quarant’anni fa.
Bravissimi sono stati tutti gli attori, grandi e piccoli, che, oltre a recitare a soggetto, hanno dimostrato una grande maturità comportamentale ed una umanità gestuale del tutto fuori del normale, riuscendo ad impersonificare senza sforzo i personaggi rappresentati. Degni di grande attenzione sono stati gli attori che hanno impersonificato Gesù, il cieco di Gerico, Pilato, Maria madre di Gesù e Maria Maddalena, Giovanni, Pietro, Giuda ed i sommi sacerdoti…e… nell’insieme… tutti gli altri che hanno saputo riportarci a più di 2000 anni fa. La grande sorpresa, senza dubbio, è stata il finale…non tanto della passione di Cristo ..quanto della stessa rappresentazione che ci riporta ai tempi moderni, a tutte le guerre di oggi, agli eccidi che avvengono nel mondo ad opera di uomini e di stati senza senso ed avidi di potere i quali stanno minando l’equilibrio fra le Nazioni e la stessa pace mondiale. Il grido di pace lanciato da tutti gli attori, sicuramente, non solo ha scosso gli animi dei convenuti, ma si è aggiunto al grido di tutte le mamme del che stanno piangendo per i propri figli morti in guerra o in trincea della vita per mano di banditi, di ladri, di drogati, ecc.ecc. Certamente, la rappresentazione di oggi può ascrivere la Parrocchia S. Giuseppe Artigiano alle tante “Gerusalemme” che stanno pregando per la pace nella striscia Gaza, nell’Ucraina, in Africa, nel mondo.