L’ Unione Nazionale Consumatori (UNC) e Cittadinanzattiva della provincia di Agrigento , come dichiarano i rispettivi responsabili provinciali, Manlio Cardella e Pippo Spataro, informano dei dati rilevati da una recente indagine nazionale, condotta dall’istituto EURES d’intesa con 5 associazioni tra cui le scriventi, svoltasi in tutta Italia su un campione di 1.118 famiglie, distinte in 3 fasce di cittadini:
- giovani single o coppie o altri nuclei conviventi senza figli (età 18-39 anni)
- coppie giovani o adulte con figli
- famiglie di anziani (soli o coppie di anzian)
L’esito di tale indagine, fornisce una fotografia dei comportamenti di famiglie, consumatori\utenti, molto attenti ai temi legati all’ambiente al cambiamento climatico, alla mobilità, al consumo sostenibile ed all’economia circolare che riutilizza i materiali in più cicli produttivi. A conclusione dell’indagine emerge che economia circolare ed i consumi sostenibili, per 8 italiani su 10 costituiscono una reale emergenza!!!
Alla lettura di tale dato, volendo pertanto calarci nella nostra realtà agrigentina, a parere delle scriventi, a ben osservare quanto accade da anni a tutt’oggi, d’intesa con le rispettive sedi nazionali, proporremo di attivare un’apposita indagine demoscopica da effettuarsi tra i cittadini\utenti\consumatori della nostra provincia, città capoluogo compresa, sulle persistenti ed irrisolte gravi emergenze nel campo degli onerosi servizi di pubblica utilità in materia di igiene ambientale, come anche riguardo la persistente carenza della funzionalità del servizio idrico, con l’acqua che viene erogata, in moltissime parti, ogni quindici giorni e con il contagocce, senza un adeguata pressione che tenga conto dell’ alquanto disordinata conformazione urbanistica di abitazioni, case, palazzi, magazzini. Altro che sostenibilità ambientale, caro EURES!!
Dopo avere approfondito il significato di parole, come economia circolare, più di una domanda ci sorge spontanea:
– “ cosa c’è di sostenibile” in una città capoluogo , assetata e disordinata come Agrigento, definita, opportunamente “Capitale della Cultura”, per fortuna grazie anche al coinvolgimento del Comune di Lampedusa, non per la bellezza del mare, delle spiagge e dei prodotti ittici o della ristorazione, bensì quale unico, utile, fortunoso approdo per le migliaia di disperati in cerca di un futuro migliore e dignitoso. “
– “cosa c’è di “sostenibile” in una città capoluogo , dove l’erogazione dell’acqua per usi civili, avviene, come ad un miracolo, solo in alcuni giorni del mese, e quando viene erogata, questa non riesce a raggiungere neanche tutte le abitazioni, soprattutto quelle collocate ai piani alti”.
Ad Agrigento, purtroppo, sembra non esservi nulla di sostenibile, anche dal punto di vista dei servizi ambientali ,in un modello di raccolta e smaltimento rifiuti che andrebbe assolutamente potenziato in termini di risorse umane, mezzi e tecnologie, tanto è già così costoso.
Come non parlare inoltre, che non è dato conoscere al cittadino, l’utile economico ricavato dal Comune, in materia di conferimento della differenziata per l’anno precedente, riguardo la necessità e l’urgenza dell’abbattimento dei costi in bolletta TARI, grazie alla raccolta e conferimento differenziate.
Il Responsabile Provinciale Unione Nazionale Consumatori Manlio Cardella
Il Responsabile Regionale Dei Consumatori di Cittadinanzattiva Pippo Spataro