Anche quest’anno nella ricorrenza della festa della mamma torna nelle piazze italiane l’Azalea della Ricerca dell’Airc. La si può trovare anche a Favara grazie all’impegno quasi trentennale del centro culturale “R. Guttuso”- presieduto dall’inarrestabile Lina Urso Gucciardino.
L’azalea della ricerca Airc torna a colorare le piazze italiane tra le quali anche la Piazzetta Kennedy a Favara dove ci saranno le volontarie del centro culturale “R. Guttuso” insieme all’instancabile presidente Lina Urso Gucciardino per sostenere i ricercatori impegnati a trovare diagnosi sempre più precoci e terapie più efficaci per i tumori che colpiscono le donne.
Dal 1984, anno della prima edizione, l‘Azalea della Ricerca è un momento di grande partecipazione collettiva il cui successo è dovuto alla generosità dei cittadini italiani e alla disponibilità degli oltre 20.000 volontari che permettono una distribuzione capillare delle piante su tutto il territorio nazionale.
Per il quarantesimo anno, dunque, l’azalea della Fondazione Airc torna a colorare le piazze d’Italia ed è da oltre trent’ anni che questo fiore viene coniugato con la festa della mamma. L’azalea è, ormai simbolo della battaglia per sostenere la ricerca di diagnosi sempre più precoci e terapie più efficaci per i tumori che colpiscono le donne, un fiore specialeda regalare alle madri ma anche a tutte le donne.
Il ricavato delle donazioni, è destinato a progetti di prevenzione, diagnosi e cura dei tumori femminili
Anche a Favara l’azalea, fiore – simbolo della ricerca Airc e della Festa della Mamma, è tornata a sbocciare anche quest’anno grazie all’impegno profuso del Centro Culturale Renato Guttuso di Favara- per la presidenza di Lina Urso Gucciardino- che da 29 anni è delegazione Airc.
Lina Urso Gucciardino
Pres. Centro “R. Guttuso”
Sostenere la ricerca è un’esigenza che in questo momento è più forte che mai, una responsabilità che coinvolge tutti noi – dichiara la presidente Lina Urso Gucciardino.
Noi lo faremo, anche quest’ anno- aggiunge- per il 29° anno consecutivo, scendendo in piazza domenica 12 maggio perché il centro Guttuso è sinonimo di impegno e di amore per gli altri e la ricerca è l’unico mezzo per poter dare serenità e speranza a chi ne ha bisogno.