Ci sono aspetti poco chiari nel passaggio dalla giunta di “responsabilità” alla “Maya”.
Intanto, c’è la storia del “concorso a soli titoli per assessori comunali” voluto da Sasà Manganella e non contestato dai partiti della maggioranza, che hanno accettato il confronto del sindaco con la città, quando, invece, dovevano difendere le loro “quote di partecipazione” in giunta.
Si è registrato un calo di interesse da parte delle forze politiche della coalizione di “Responsabilità”, dovuta, molto probabilmente, all’aumentata impopolarità dell’amministrazione a causa dell’aggravio delle tasse.
Non hanno visto il guadagno a stare con Manganella. E quando il guadagno non c’è, la perdita e sicura.
Questi ragionamenti potrebbero essere, anche, a fondamento della “liberatoria” al sindaco, firmata dal Pdl e Cantiere popolare.
Sasà Manganella, che già si era tracciato un percorso alternativo con, dicevamo, l’incontro avuto con la società civile ha fatto un terno al lotto, passando dal “regime” di semilibertà all’assoluta libertà, ché nelle segrete stanze non ci sono più rappresentanti di partiti. L’attuale, dunque, è libertà piena.
I partiti politici, senza se e senza ma, sono finiti loro nello stesso sacco, nel quale volevano mettere Manganella.
E fin qui, ci siamo. Ciò che non è chiaro sono le dimissioni in tronco di, in ordine di tempo, Marilì Chiapparo, Rosetta Morreale e delle coincidenti di Lillo Carlino e Carmen Virone.
Quattro assessori cannibalizzati dai loro stessi partiti, ma Manganella poteva mantenerli all’interno della giunta “Maya”.
Rosetta Morreale è stata nominata più dal sindaco, che l’ha fortemente voluta nella sua squadra, che da Cantiere popolare.
Le dimissioni di Marilì Chiapparo, sono troppo datate rispetto alle recenti novità politiche e tralasciamo di commentarle.
Carmen Virone non si è fatta sconti nel dedicarsi ai lavori dell’amministrazione comunale.
Un capitolo a parte è quello di Lillo Carlino, in assoluto il migliore assessore della giunta di responsabilità.
Ha rischiato, persino, l’incolumità personale per portare avanti l’amministrazione della cosa pubblica.
Sasà Manganella, poteva, nel suo stesso interesse di sindaco, tenerlo in giunta ed, invece, lo avrebbe invitato a dimettersi.
Strana la politica a Favara, ma non solo quella.
5 commenti
Da giunta di “responsabilità” al passaggio profetico Maya attuale credo bisogna capire se domani sarà opportuno pensare che forse è giunta di “garanzia”!!!,???… x gli ex e non solo!!??..
Merito mostruoso al nostro sindaco,
Auguri “giunta e giunte”
B.N.
Vincenzo castelli
Credo che da giunta di “responsabilità” alla profetica giunta Maya attuale viene da pensare se da domani dovrà chiamarsi giunta di “garanzia” ?!?!…..per gli ex e non solo?!?!….complimenti sindaco per la mostruosa capacità
B.N.
Vincenzo Castelli
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Bell’articolo ……. strana la politica di Favara vero? Esce Carlino….il migliore assessore ….ma che importa, anzi si libera un posto! Virone non si risparmia certo nel lavori dell’Amministrazione…..via…. un altro posto! Morreale 2 mesi e via??? La volevi da due anni e la cambi?? Sindaco avevi mezza giunta rodata e lavoratrice con istruzione e capacità superiori alle tue e l’azzeri??? La verità è che il sindaco pensa ancora che siamo nel 1980 e munnu a statu e munnu è…… I tempi sono diversi e bisogna solamente lavorare nell’interesse unico del paese. Non sono più i tempi di “farsi la politica”