Ho chiesto ad Aica di conoscere il numero dei litri al secondo di approvvigionamento alla città; l’ho chiesto con gli articoli pubblicati su SiciliaOnPress e anche chiamando telefonicamente l’Azienda che gestisce l’acqua pubblica.
L’ultima interlocuzione ieri, in occasione della quale mi è stato girato un numero di telefono che molto probabilmente mi avrebbe dovuto fornire le informazioni richieste, manco a dirlo, chiamato quel numero… nessuna risposta.
E’ servizio pubblico! E arrivare al traguardo della gestione pubblica non è stato facile, lo affermo essendo stato sempre accanto alle donne e agli uomini che hanno lottato per dare in mano agli attuali amministratori di Aica il particolare servizio.
Aica dovrebbe informare al meglio e la richiesta sulla quantità d’acqua in arrivo a Favara non dovrebbe essere un segreto di Stato.
Ad ogni modo, senza i dati ufficiali ci arriviamo lo stesso al risultato attraverso la conta dei giorni d’attesa.
Eccoli: con 70 l/s di fornitura alla città, i turni, più di un anno fa, erano lunghi dai 4 ai 5 giorni. Già dall’estate scorsa i turni erano di 7 o di 8 giorni; adesso sono dai 10 ai 13 giorni.
Problema: se con 70 l/s al secondo i turni erano di 4 o 5 giorni, adesso che l’acqua arriva con turni lunghi dai 10 ai 13 giorni quanti litri al secondo di prezioso liquido arrivano nella vasca comunale di via Cartesio a Favara?
La media dovrebbe essere di una riduzione almeno del 50 per cento, quindi dai 35 ai 40 l/s, un taglio inaccettabile che asseta la città senza se e senza ma.
Prima dell’estate dell’anno scorso Aica era arrivata persino a dare acqua h24 seppure in un piccolo quartiere di Favara e comunque i turni erano di 4 o 5 giorni ricevendo da 60 a 70 l/s, cosa è successo un anno fa, quando ancora di emergenza non si parlava, con il peggioramento costante fino adesso del servizio?
E’ razionale pensare che Aica da oltre un anno non fornisce a Favara quantità d’acqua in grado di assicurare un adeguato servizio ai cittadini.
Nel nostro articolo di ieri si è fatto riferimento al silenzio del Consiglio comunale sul grave problema della fornitura idrica e alcuni consiglieri hanno fatto presente che non sono mancate le interrogazioni al sindaco ed è in corso la richiesta di una seduta straordinaria e aperta del Civico consesso.
Vanno bene le interrogazioni e la seduta straordinaria, ma sarebbe, a mio parere, di immediato beneficio per la collettività un rapporto diretto del Consiglio comunale con Aica, prudente e senza scavalcare Pulumbo, ma, nello stesso tempo, che dia costantemente voce ai cittadini.