Dal mese di novembre scorso, da quando i Carabinieri hanno scoperchiato il vaso di Pandora sull’infinito degrado del cuore antico di Favara ad oggi l’unico intervento visibile sono le transenne posizionate, recentemente, a limitare i luoghi.
In sette mesi non si registra un minimo intervento di bonifica. In quest’arco di tempo sono stati effettuati sopralluoghi tecnici e politici, una seduta del mese di febbraio scorso del Consiglio comunale straordinaria e aperta con la partecipazione del Prefetto di Agrigento, un incontro del clero locale, si sono consumate sedute della commissione comunale del centro storico, l’amministrazione comunale ha costituito il CES (Coordinamento centro storico) per la preparazione di progetti e di iniziative sulle soluzioni alla particolare problematica.
C’è persino un’ordinanza del comandante dei Vigili urbani con la quale impone ai suoi sottoposti di posizionare le transenne e la segnaletica di pericolo, come se non potesse disporre con un semplice ordine di servizio. Il comandante ha fatto un’ordinanza a se stesso.
Nella pratica, il risultato di tutto questo gran da fare è pari a zero, considerato che il degrado e il pericolo sono ancora presenti.
C’è un inizio con l’accertamento dell’Arma dei Carabinieri che, sicuramente, ha informato la Procura della Repubblica di Agrigento, dalla quale al momento non si conoscono provvedimenti, e c’è il risultato odierno di un degrado che permane.
Il declino dei luoghi si è iniziato prima dell’amministrazione Palumbo ed è continuato con essa nel silenzio assordante, fino al mese di novembre scorso, ripetiamo, con l’intervento dei Carabinieri della locale Tenenza, senza il quale nessuno oggi ne parlerebbe e, dunque, chi degli eletti rappresentati del popolo attuali e del passato può dire di non essere responsabile dell’abbandono di quella parte del centro storico che insiste nella zona di via Reale di Favara?
A danno fatto e a vaso scoperchiato, sette mesi sono un tempo lunghissimo d’attesa rispetto alle urgenti azioni di bonifica da mettere in campo. Gli scatti effettuati, ieri mattina, riprendono punti del centro storico che si trovano prima e non dopo le transenne poste dall’amministrazione comunale, quindi, spazi bonificabili, considerato che anche noi abbiamo avuto tutta la possibilità di arrivarci senza trasgredire alcunché. Se ci siamo arrivati noi possono arrivarci anche le aziende di bonifica.
Ci rendiamo perfettamente conto delle enormi difficoltà da parte dell’attuale amministrazione comunale, vere e proprie montagne da scalare per potere intervenire e risolvere in via definitiva la triste vicenda, ci vorranno anni, ma un minimo di azioni sono, a nostro modo di vedere, urgenti e indispensabili.