Riceviamo e pubblichiamo
Alfonso Buscemi segretario generale Cgil Agrigento
“Eppure siamo stati chiari nell’incontro di benvenuto della nostra Organizzazione al nuovo Commissario dell’Asp di Agrigento dottor Capodieci. Probabilmente abbiamo peccato di ingenuità.
Dopo qualche anno di paralisi a livello regionale per la nomina dei Direttori generali, in vista delle elezioni europee il governo regionale ha nominato i nuovi commissari e non i direttori generali come ci si aspettava.
Avevamo detto con estrema chiarezza al neo Commissario che saremmo stati a disposizione come Organizzazione sindacale per migliorare la qualità del servizio sanitario in provincia ma non avremmo fatto sconti qualora si fosse prestato alle tante richieste fameliche della politica locale. Infatti non era un mistero anzi si leggeva quotidianamente sulla Stampa delle lotte intestine tra i partiti che reggono la maggioranza di governo regionale.
Abbiamo sempre letto che ci sia stata una mediazione tra due forze politiche poi presentatosi in un unico partito, risultato vincente alle elezioni europee.
Questo partito ha avuto grandi attestati di apprendimento da parte di numerosi consiglieri comunali o assessori in provincia che sono passati nelle file di questo partito, piccolo dettaglio, alcuni di loro sono dipendenti dell’Asp di Agrigento.
Abbiamo creduto alle parole del commissario che ci ha comunicato di essere uomo libero senza bisogni personali. Peccato che in questi pochi mesi piuttosto che occuparsi della sanità agrigentina si è occupato di qualche piccolo trasferimento qua o là. Infatti ci è noto come firmi disposizioni di servizio che spostano personale da un ospedale all’altro senza chiedere ai dirigenti di riferimento il nulla osta o ricevere richieste assegnandone persino la destinazione nel singolo servizio piuttosto che metterli a disposizione del direttore sanitario di quella struttura. Così come revoca incarichi a due dipendenti per il medesimo motivo e poi fare marcia indietro per un solo lavoratore, anche qui un piccolo dettaglio questo lavoratore sembra essere impegnato politicamente in prima persona con l’ amministrazione di un importante paese con il partito di riferimento di chi ad Agrigento ” conta”.
Ancora, dopo anni di lotte per potenziare il servizio di invalidità civile un lavoratore che ha accettato di fare lavoro straordinario per un anno intero mai pagato al fine di recuperare quasi due anni di pratiche arretrate adesso viene trasferito d’ufficio sostituendolo con un lavoratore per due giorni alla settimana da un altro distretto di base notoriamente alla guida di un altro politico di turno che appartiene allo stesso partito che avrebbe designato il commissario Capodieci. Il servizio di invalidità civile viene abbandonato a sé stesso non è una priorità oppure fa gola alla politica?
È una domanda che giriamo al commissario al fine di non lasciare ai cittadini tutti questi dubbi.
La motivazione ufficiale è “ potenziare l’Ufficio Risorse Umane…….”; peccato però che con un’altro provvedimento si dispone la girandola degli incarichi di Dirigenti Strutture Semplici e “ casualmente” non si attribuisce l’incarico al settore giuridico afferente alle Risorse Umane. Per dirla tutta a nostro parere tanto casuale non ci sembra forse si è lasciato vuoto di proposito? Perché? Siamo sicuri la risposta la “leggeremo” nei prossimi giorni.
Ma su queste nomine ci ritorneremo specificatamente tra qualche giorno perché tante sono le cose che non tornano.
Quello che è diventato intollerabile è oggi il tentativo di mettere le lancette indietro di parecchi anni nella politica di gestione del personale, più in generale infatti si apprende di un aumento delle ore di alcuni lavoratori precari amministrativi “ per “ il recupero delle liste di attese”. Non ci è dato sapere i criteri di scelta e ancora il mancato rispetto delle norme in riferimento alle relazioni sindacali. Ma noi non caschiamo nella trappola politica di mettere un lavoratore contro un’altro. Facciamo fatica però, considerato che non c’è mai stato spiegato, a capire i “criteri” e infine la cosa che non riusciamo a tollerare in modo particolare è il ritorno al passato di tenere schiava la gente nel precariato con proroghe dei contratti a tre mesi.
È una vergogna lasciare le persone con l’incubo dall’oggi a domani di restare senza lavoro. Questa la principale causa, il precariato, dell’abbandono di molti lavoratori dell’Asp di Agrigento di tutte le figure professionali dai medici al personale del comparto.
È di questi giorni la determina con la quale si prorogano alcune figure professionali sino al 31 dicembre 2024 e altre per soli 3 mesi. È una vergogna che vogliamo denunciare pubblicamente per capire le scelte politiche di un commissario che sembra rispondere a uomini politici di governo. Per quando ci riguarda essendoci all’interno delle cose qui denunciate a nostro parere oltre al mancato rispetto delle norme anche l’attività antisindacale abbiamo già provveduto a dare mandato ai nostri legali per impugnare gli atti a cui facciamo riferimento.
Ci riserviamo di attivare ulteriori iniziative a tutela dei lavoratori della sanità, dell’ organizzazione dei servizi e del rispetto della legalità e dei principi della trasparenza.