E’ stato indetto per oggi il lutto cittadino e Favara è veramente in lutto: una folla di amici e parenti, di cittadini e tanti, tanti giovani, questo pomeriggio lunedì primo luglio, ha gremito la pur amplississima chiesa Madre per tributare l’ultimo saluto al ventenne Salvatore Vetro, deceduto sabato notte in seguito ad un incidente stradale.
Ad attenderlo, nello spiazzo antistante alla chiesa, tantissimi giovani con le magliette bianche sulle quali campeggiava sul davanti la scritta: “Sarai sempre nei nostri cuori” e sul retro quello che era il saluto del giovane “Ciao amuri mè”.
Lo hanno scortato silenziosi, non tralasciando di baciare la foto di Salvatore posta all’ingresso tra grandi mazzi di fiori
ed hanno poi preso posto, tutti insieme, tra i banchi.
È un dolore inconsolabile la morte improvvisa di questo giovane, mai senza sorriso, gioioso, travolgente, pieno di belle speranze. Per lui, per i genitori, per la sorella, il fratello, un fiume di amore e condivisione da amici, parenti, ma anche dalla comunità che ha voluto essere presente, ma, “in questo momento di profondo dolore – ha sottolineato don Calogero Lo Bello, durante l’omelia – ogni parola rischia di essere irrilevante. E’ il momento della rabbia, in cui ci si chiede perché ma è anche il momento in cui il dolore si trasforma in preghiera che sale al cospetto di Dio perché solo la preghiera e le parole di Dio, che ha donato la propria la vita, possono essere di conforto. Parole condensate nel salmo : “Tu sei con me signore non temo alcun male”. Si è rivolto ai tanti giovani don Calogero esortandoli a far sì che la vita donata di Salvatore porti buoni frutti, che riflettano sul loro futuro, che ripensino a Salvatore tutte le volte che escono da un locale…
A concelebrare, l’arciprete, don Nino Gulli e don Lillo Di Salvo, presente anche Don Salvo Casà. Anche l’arcivescovo ha rivolto, per tramite di don Calogero, i propri sentimenti di cordoglio ai familiari.
Presenti, in rappresentanza dell’amministrazione comunale, il vicesindaco Antonio Liotta, La presidente del Consiglio comunale Miriam Mignemi ed il sindaco di Aragona Giuseppe Pendolino.
Toccanti le parole piene di dolcezza lette dagli amici e dai familiari “Chi cumminasti ”! “Non avremmo mai pensato di dover dire addio così presto ad un amico così prezioso, Ci hai lasciato con un vuoto incolmabile che non si riempirà. La tua risata contagiosa, i tuoi occhi verdi pieni di vita… ogni momento con te era solo pura gioia. Hai lasciato un segno indelebile nelle vite di tutti perché tu facevi sentire tutti speciali, tu le hai stravolte col tuo entusiasmo…
Nel percorso d’uscita lungo la navata il feretro è stato accompagnato da lunghi scroscianti applausi mentre pochi erano i volti non rigati dalle lacrime.
All’uscita, in una piazza stracolma di migliaia di persone, tanti palloncini bianchi sono stati liberati verso il cielo come tante preghiere; leggeri, come la spensieratezza di un giovane di vent’anni.