Il sindaco di Agrigento Francesco Miccichè ha emanato un provvedimento contingibile ed urgente. Ha cioè adottato un’ordinanza con i poteri speciali dell’Ufficiale di Governo, al fine di “mitigare gli effetti dell’emergenza idrica in corso”.
In che modo avverrà la mitigazione?
La mitigazione avverrà Imponendo ai cittadini di Agrigento di non lavare in proprio le autovetture, di non innaffiare il giardino, di non fare i bagni nella piscina di famiglia (per chi ce l’ha), di non alimentare fontane ornamentali.
Insomma, i cittadini devono evitare sprechi della risorsa idrica. Devono usare l’acqua potabile in modo razionale e per i soli scopi di consumo alimentare, igienico e domestico.
Chi contravviene l’ordinanza (che può essere letta qui) dovrà pagare una sanzione amministrativa che va dai 25 ai 500 euro.
Perché non fare una campagna promozionale delle buone pratiche?
Non è per fare i pignoli, ma forse sarebbe stato meglio fare tra i cittadini una campagna promozionale delle buone pratiche per risparmiare l’acqua potabile, riducendone il consumo.
Più che fare ordinanze contingibili e urgenti con sanzioni amministrative (destinate poi a restare probabilmente lettera morta), sarebbe stato più incisivo fare qualche spot di comunicazione sociale (quello che una volta si chiamava messaggio di pubblicità-progresso), magari anche con locandine sulle pagine e le app social del web oppure affidandone la diffusione ai club, alle associazioni e ai gruppi d’impegno sociale e/o civico, alle parrocchie e agli oratori.
Ma tant’è…