Giuseppe Veneziano
La cosa più difficile per una persona normale è parlare di sé stessi, descrivere la sua fanciullezza, i suoi sogni, le sue avventure, i suoi progetti, i suoi studi, i suoi fallimenti, i suoi amori, le sue conquiste, i suoi travagli, le sue scoperte, i suoi segreti umani e professionali.
L’ingegnere o, come egli stesso ama definirsi, il quasi… quasi… quasi Professore Giuseppe Pullara, nella sua opera “Polvere di Gesso”, vi riesce con grande bravura, descrivendoci, senza prosopea e con grande umiltà, la sua vita vissuta nei minimi particolari e mettendo in evidenza un cinquantennio di usi e costumi della nostra Favara, ivi compresa la problematica del mondo dell’adolescenza e della scuola del periodo, per averli vissuti direttamente.
Con un linguaggio chiaro, accessibile e comprensivo, invero, egli riesce a farci rivivere i momenti più salienti della vita di tutti i giorni della famiglia Pullara, dove papà Fancesco ne rappresentò un punto importante nell’evoluzione della sua scelta della facoltà universitaria, essendo quest’ultimo un rinomato preparatore meccanico di rally e rappresentante del punto Fiat di Favara.
Caratteristica la sua storia scolastica, specie il periodo del liceo. Pesanti i primi anni universitari perché conobbe l’onta di tante bocciature di chimica e fisica in dipendenza di commissioni “particolari” che mettono a nudo una errata impostazione di certi corsi …ma da lì viene fuori la sua grande volontà di andare avanti sino alla laurea.
Poi le prime esperienze lavorative, la chiamata “provvidenziale ” di frate Modestino, l’insegnamento a tempo pieno, il piacere di trasmettere l’amore per la matematica, il rapporto privilegiato con gli studenti, l’ansia di conoscere nuovi metodi e di arricchire le sue conoscenze con un dottorato di ricerca, le varie esperienze in altri settori, non ultimo la rappresentanza a livello nazionale di un Sindacato di certa rinomanza che sta sfondando nel campo del lavoro, la promessa di scrivere il secondo libro alla fine della sua esperienza lavorativa.
Che dire? Ammirevole, specie che il suo esempio potrà essere di grande aiuto per i giovani, non solo i suoi alunni, ma di quanti avranno il piacere di conscerlo.
Continuerà ad insegnare?
Speriamo di sì…. con i tempi che corrono..non è facile trovare professori preparati e amanti di trasmettere i loro saperi ai giovani e spingerli verso l’alto.
Complimenti al quasi…quasi..quasi Professore Giuseppe Pullara, con l’augurio che il suo libro possa andare “a ruba” essendo il ricavato destinato in beneficenza.