Ci sono già le prime imbiancature di neve sull’Etna, nei punti più alti, mentre a Catania c’è afa umida che rende impossibile l’ordinaria vita di ogni giorno. Contraddizioni della nostra terra di Sicilia che sono vissute alla sommità del vulcano più alto d’Europa e alle sue pendici con tutti i paesi e città vicine.
Le temperature dunque sono crollate sulle cime dell’Etna che sono già innevate a quota 3mila metri o poco giù di lì (come registrano le web-cam dell’Osservatorio Etneo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), mentre ai piedi del vulcano, la città di Catania è avvolta dall’afa e da un’umidità che fa percepire le temperature ancora più alte di quei 30/31 gradi effettivi.
Intanto il bollettino settimanale -settimana dal 19 al 25 agosto- sull’attività dell’Etna dell’INGV (cliccare qui per scaricarlo e semplicemente leggerlo) ci parla, tra l’altro, di “bassa attività sismica da fratturazione” e di “attività infra-sonica assente”, nonostante il perdurare del “degassamento dai crateri sommitali”.
Nella foto: l’ Etna, alle ore 7,00 di stamattina, come ripresa dalle web cam- dell’INGV-Osservatorio Etneo