Domenica 8 settembre alle ore 16.00 Favara ritrova la Serie D, dopo venti anni, e la Serie D ritrova l’appassionata piazza di Favara.
Le origini
Sarà un giorno di festa per la cittadina chiaramontana che, sportivamente parlando, ha avuto sempre una passione per il pallone di cuoio. Nei campi del Seminario, dell’Oratorio dei Vocazionisti, e poi nel polveroso terreno sabbioso del Comunale, adesso terreno sintetico dedicato a Giovanni Bruccoleri, educatore ed allenatore rimasto sempre nel cuore della sua gente.
Favara ritrova la Serie D
Favara ritrova la Serie D dopo averla sfiorato in quel maledetto 2 giugno scorso, con quel risultato di 1-1 con il Pompei che ha lasciato l’amaro in bocca ma anche la forza di 2500 tifosi che hanno spinto i gialloblu verso la quarta serie. Serie D ottenuta, purtroppo, non in campo ma a testa alta e con i numeri dalla parte nostra, in questa calda estate con il trasferimento del titolo dalla vicina Canicattì.
La Pro Favara
Ma questa Serie D, nonostante il dovuto cambio di denominazione per ragione burocratiche, è figlia di una società, la Pro Favara, che proprio in questi giorni festeggia i 40 anni di attività sportiva.
Abbiamo calcato in lungo ed in largo i terreni di gioco siciliani, compreso un volo a Lampedusa.
Abbiamo giocato in stadi importanti della Calabria e della Campania, portando sempre fieri quel logo sul petto con il nostro Castello sul fonte Canali.
Da domani sulla maglia c’è un simbolo rinnovato, ma i colori sono sempre gli stessi: il giallo ed il blu. Colori che adesso vedono sugli spalti tre generazioni di tifosi: nonni, figli e nipoti, a spingere la squadra della propria città.
Pietro Infantino
Abbiamo affidato il progetto tecnico ad un uomo vero, Pietro Infantino, che fa del lavoro, della famiglia e della serietà il proprio credo trasmesso già ai propri giocatori.
Abbiamo coinvolto le attività imprenditoriali a dare quella mano in più ad un gruppo di dirigenti che da oltre un decennio rappresentano uno dei sodalizi calcistici più longevi nel panorama regionale del pallone.
Abbiamo una grande sfida che inizia: difendere la categoria. Partendo dal “Bruccoleri” che deve confermarsi ‘l’uomo in più”.
Difendere la D
E per difendere la D occorre una città coesa, senza frizioni, senza posizioni critiche. Una città che parli solo il “favarese”, intonando cori, sventolando vessilli e quel bandierone che porta la scritta “92026”.
Una città che deve unirsi ai tifosi che hanno dato la loro fiducia abbonandosi in questa torrida estate.
Chi scende in campo, capitan Scuffia e Company, ha solo un obbligo: sudare la maglia, buttare il cuore oltre l’ostacolo, avere rispetto per tutti e paura di nessuno per cercare sempre di fare un gol in più degli avversari.
Favara, il resto lo devi fare Tu. Con la Tua #passionegialloblu, con il Tuo folclore, con il Tuo senso di ospitalità, con la tua “fame di calcio”.
Vieni in massa allo stadio.
Comunità compatta
Ti aspettiamo al “Bruccoleri”, con bambini, ragazzi, famiglie, sportivi e ultrà (vero cuore pulsante dei gradoni di cemento).
Aspettiamo blasoni che hanno scritto la storia del calcio nel Sud Italia. Che hanno giocato in serie A, in serie B, in serie C. Città capoluoghi di provincia e piazze importanti. Derby infuocati e sentiti.
Favara, non farti raccontare solo dalle importanti cronache del lunedì la partita. La stampa locale e regionale ci segue ogni giorno. Fallo anche Tu. Vivila in prima persona e Scrivi la storia insieme a Noi.
Perché quando si parte da “Comunità compatta” già mezzo obiettivo è stato raggiunto.
Favara, difendila!
Giuseppe Piscopo
Responsabile Area Comunicazione ASD CastrumFavara